REGGIO CALABRIA – Francesco Nirta, il 39enne latitante arrestato ieri dalla Polizia di Stato in Olanda, aveva con sè 40 chili di cocaina e 20mila euro in contanti, oltre ad altra valuta estera. Nirta, condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Bruno Pizzata, avvenuto a Casignana (RC) nel 2007 e che si inquadra nella scia di sangue della faida di San Luca, era stato condannato dieci anni fa a 7 anni di galera per traffico di sostanza stupefacente. L’uomo è stato arrestato insieme ad altre 4 persone: 3 di nazionalità marocchina su cui gli inquirenti al momento non hanno voluto fornire alcuna informazione, e Denis Pasqualone, 28enne nato a Cinquefrondi e residente ad Anoia (Rc). E’ seguendo gli spostamenti di quest’ultimo che gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria, diretta dal primo dirigente Gennaro Semeraro, sono riusciti a catturare, grazie alla sinergia con lo Sco e con il Servizio cooperazione internazionale dell’Interpol, il latitante nei Paesi Bassi. Nirta è stato arrestato all’interno del suo covo, in una cittadina olandese distante 50 chilometri da Amsterdam.
LE REAZIONI. Molte le reazioni istituzionali per l’arresto di Nirta. Tra queste, il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico ha affermato: «Ennesimo colpo assestato alla mafia grazie alla brillante operazione delle forze di polizia che ha portato all’arresto in Olanda di uno tra i latitanti più pericolosi ancora in circolazione, Francesco Nirta. Un plauso e un ringraziamento al capo della polizia, Alessandro Pansa, al questore di Reggio Calabria, Guido Longo, al Servizio centrale operativo e a tutte le donne e gli uomini della polizia di Stato che – ha aggiunto – sono impegnati costantemente in indagini molto complesse e delicate, rendendo un grande servizio allo Stato e a tutti noi. L’operazione è frutto di una preziosa collaborazione internazionale tra le forze di polizia. Si tratta di una cooperazione importante, che nel tempo sta permettendo di raggiungere grandi risultati, sia per le attività di prevenzione che di contrasto, e che deve essere sempre più rafforzata e potenziata – conclude Bubbico – per rendere ancora più efficace la lotta contro il crimine».
Soddisfatto anche il ministro dell’Interno, Angelino Alfano: «Questa è stata una settimana eccellente, costellata di successi nella lotta dello Stato contro il crimine organizzato e l’illegalità». Alfano, prendendo spunto dalla cattura, in Olanda, di Francesco Nirta e congratulandosi con il capo della polizia, Alessandro Pansa e con il comandante generale dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, si è complimentato «per le eccezionali operazioni portate a termine in questi giorni». «L’impegno straordinario della magistratura e delle forze dell’ordine continua senza sosta a incassare risultati, nella logica vincente della collaborazione costruttiva tra gli organismi che lavorano nel contrasto al crimine e della cooperazione, sul piano operativo, tra paesi. Lo Stato, dunque, fa lo Stato – scrive Alfano – e lo dimostrano gli arresti, di pochi giorni fa, a Santo Domingo, del latitante Giovanni Costa, dei due responsabili di associazione terroristica ai Castelli Romani, e la cattura, ieri, in Olanda, di Francesco Nirta, pericoloso latitante, ricercato per la strage di Duisburg».
Il capo della Polizia Alessandro Pansa si è congratulato con il Questore di Reggio Calabria, Guido Longo e con il Servizio centrale operativo, per la brillante operazione che ha portato alla cattura in Olanda di Francesco Nirta inserito nell’elenco dei trenta latitanti di massima pericolosità. L’operazione, i cui profili internazionali sono stati curati dal Servizio cooperazione internazionale di Polizia, «segna una fase importante di una più ampia azione di contrasto avviata nei confronti dei cartelli criminali della ‘ndrangheta calabrese». Il Prefetto Pansa ha voluto, altresì, estendere i complimenti a tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato che, «con grande impegno e determinazione, hanno permesso, di porre fine alla sua latitanza».