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REGGIO CALABRIA – Luciano Lo Giudice, presunto esponente di spicco dell’omonima cosca di Reggio Calabria attualmente a processo, è stato sottoposto al regime del carcere duro. Lo si è appreso questa mattina alla prima udienza dopo la pausa estiva. Lo Giudice si è collegato in videoconferenza da Cuneo anzichè da Tolmezzo, dove era detenuto fino ad agosto. Il provvedimento è stato sollecitato dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, con l’avallo della Direzione nazionale antimafia, dopo il primo memoriale in cui l’ex pentito Antonino Lo Giudice (fratello di Luciano Lo Giudice) ha ritrattato le accuse sostenendo di avere avuto pressioni da chi lo gestiva per rendere alcune dichiarazioni compromettenti, anche contro magistrati. Dal 6 giugno, Antonino Lo Giudice ha fatto perdere le proprie tracce allontanandosi dalla località protetta. Il 23 agosto ha fatto giungere la seconda parte del memoriale in cui ha confermato le pressioni ricevute durante la sua collaborazione con la giustizia. Nel provvedimento è citato anche l’altro fratello minore, Maurizio Lo Giudice, anche lui collaboratore di giustizia in passato.
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