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Un’azione forte del consiglio regionale e della politica lucana per difendere il tribunale di Melfi (Potenza), la cui chiusura “rappresenta un grave danno per l’intera Basilicata”: è quanto hanno chiesto i rappresentanti degli avvocati e i sindaci del Vulture Melfese, che hanno incontrato il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Santochirico, al quale hanno consegnato centinaia di schede elettorali consegnate per protesta dai cittadini.
Il sindaco di Melfi (Potenza), Livio Valvano, ha chiesto ”un’azione politica forte, non solo del Consiglio regionale ma di tutta la politica lucana, a partire dai parlamentari” perchè la chiusura del tribunale “non solo lascia scoperta un’area colpita da fenomeni mafiosi” e “comporta l’intasamento del tribunale di Potenza” ma costringe anche “cittadini e avvocati a trasferte difficili” poichè “la Basilicata, a differenza di altre regioni, sconta una storica carenza di infrastrutture di collegamento che non permette a questo territorio un’equiparazione con la Lombardia, la Campania o il Lazio”.
All’incontro erano presenti i consiglieri regionali Nicola Pagliuca (Pdl) ed Ernesto Navazio (Gruppo misto): avvocati e sindaci hanno poi chiesto a Santochirico “il sostegno e la partecipazione all’incontro con il ministro della Giustizia, previsto per domani a Roma”. Il Consiglio “darà il massimo sostegno a Melfi e al suo tribunale – ha detto Santochirico – perchè si tratta di una vicenda che non può concludersi in questo modo, con la chiusura di una struttura importante, che segue l’accorpamento del tribunale di Sala Consilina (Salerno) a Lagonegro (Potenza) e la chiusura della sede distaccata di Pisticci (Matera).
Nel frattempo, a Melfi, continuava il presidio popolare del tribunale: cittadini e avvocati si sono mobilitati e hanno bloccato il trasferimento a Potenza dei faldoni conservati nel palazzo di giustizia del Vulture con auto e trattori.
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