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PER i suoi vicini era un 41enne che svolgeva lavori saltuari, in realtà il suo appartamento era stato trasformato in una delle tante, piccole “ centrali” dello spaccio che producono marijuana in proprio. 
Lo sguardo attento di due agenti della Squadra Volante diretta dall’ispettore Salvatore Ardito, è riuscito a scoprire il segreto di quelle quattro mura osservando una pianta di vite sul balcone dell’uomo al secondo piano di un palazzo a San Giacomo. 
Incuriositi dalla pianta che ornava il balcone hanno guardato con più attenzione e scoperto che dietro quelle foglie se ne celavano altre ben più preziose. 
In tutti gli uomini della Volante, che ieri mattina sono entrati nell’abitazione di A.A., incensurato di 41 anni, hanno trovato 9 piante alte poco più di due metri, 35 grammi di semi e 50 grammi di marijuana forse già pronta per gli acquirenti. 
Al momento dell’arresto,  l’uomo (che il pm Annunziata Cazzetta ha trasferito ai domiciliari, ndr.) non ha fornito nessuna spiegazione. 
Troppo evidenti erano infatti le prove. Oltre a 400 euro in contanti, gli agenti hanno trovato un bilancino di precisione, umidificatori, strumenti di controllo dell’acidità dell’acqua e liquidi per regolarne i livelli. 
A.A., aveva destinato una delle  camere dell’appartamento a vera e propria serra da utilizzare in particolare in inverno. Tra il materiale sequestrato anche fertilizzanti, alcuni dei quali non vengono commercializzati nei circuiti tradizionali, ma solo attraverso il mercato on line, particolarmente fiorente tra chi decide di dedicarsi all’impresa “fai da te”. 
«L’operazione è stata fulminea – ha commentato il vice questore Maria Luisa Fasano – come accade sempre con la nostra sezione Volanti. Quella degli agenti è stata una felice intuizione e ha consentito di scoprire qualcosa che nessuno immaginava. In particolare ha colpito molto tutto l’armamentario che l’uomo teneva in casa: dalle lampade alogene per garantire calore e luce, impianti di areazione e in barattoli dotati di singole date di riferimento, anche il materiale prodotto». 
L’ispettore capo Salvatore Ardito, responsabile della sezione volanti aggiunge: «Gli accertamenti più approfonditi hanno confermato i sospetti degli agenti e così oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo deciso di intervenire. Da alcuni giorni controllavamo la zona e uno strano andirivieni di persone già dedite al consumo di stupefacenti, ha confermato i nostri sospetti». 
Da ogni pianta presumibilmente, ha spiegato l’ispettore Ardito, si ricavano un centinaio di  dosi che, sul mercato, avrebbero un costo di circa 10 euro l’una. 
A.A., insomma, aveva in casa un valore economico pari a circa 9000 euro e una “struttura commerciale” in gradi di garantirgli affari per i prossimi mesi. 
Antonella Ciervo
a.ciervo@luedi.it

PER i suoi vicini era un 41enne che svolgeva lavori saltuari, in realtà il suo appartamento era stato trasformato in una delle tante, piccole “ centrali” dello spaccio che producono marijuana in proprio. Lo sguardo attento di due agenti della Squadra Volante diretta dall’ispettore Salvatore Ardito, è riuscito a scoprire il segreto di quelle quattro mura osservando una pianta di vite sul balcone dell’uomo al secondo piano di un palazzo a San Giacomo.

 

 Incuriositi dalla pianta che ornava il balcone hanno guardato con più attenzione e scoperto che dietro quelle foglie se ne celavano altre ben più preziose. In tutti gli uomini della Volante, che ieri mattina sono entrati nell’abitazione di A.A., incensurato di 41 anni, hanno trovato 9 piante alte poco più di due metri, 35 grammi di semi e 50 grammi di marijuana forse già pronta per gli acquirenti. 

Al momento dell’arresto,  l’uomo (che il pm Annunziata Cazzetta ha trasferito ai domiciliari, ndr.) non ha fornito nessuna spiegazione. Troppo evidenti erano infatti le prove. 

Oltre a 400 euro in contanti, gli agenti hanno trovato un bilancino di precisione, umidificatori, strumenti di controllo dell’acidità dell’acqua e liquidi per regolarne i livelli. A.A., aveva destinato una delle  camere dell’appartamento a vera e propria serra da utilizzare in particolare in inverno. 

ra il materiale sequestrato anche fertilizzanti, alcuni dei quali non vengono commercializzati nei circuiti tradizionali, ma solo attraverso il mercato on line, particolarmente fiorente tra chi decide di dedicarsi all’impresa “fai da te”. «L’operazione è stata fulminea – ha commentato il vice questore Maria Luisa Fasano – come accade sempre con la nostra sezione Volanti. 

Quella degli agenti è stata una felice intuizione e ha consentito di scoprire qualcosa che nessuno immaginava. In particolare ha colpito molto tutto l’armamentario che l’uomo teneva in casa: dalle lampade alogene per garantire calore e luce, impianti di areazione e in barattoli dotati di singole date di riferimento, anche il materiale prodotto». L’ispettore capo Salvatore Ardito, responsabile della sezione volanti aggiunge: «Gli accertamenti più approfonditi hanno confermato i sospetti degli agenti e così oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo deciso di intervenire. 

Da alcuni giorni controllavamo la zona e uno strano andirivieni di persone già dedite al consumo di stupefacenti, ha confermato i nostri sospetti». 

Da ogni pianta presumibilmente, ha spiegato l’ispettore Ardito, si ricavano un centinaio di  dosi che, sul mercato, avrebbero un costo di circa 10 euro l’una. A.A., insomma, aveva in casa un valore economico pari a circa 9000 euro e una “struttura commerciale” in gradi di garantirgli affari per i prossimi mesi. 

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