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RICADI (Vibo Valentia) – Non ci ha pensato su due volte, si è gettato tra le acque increspate in una delle incantevoli insenature di Capo Vaticano per raggiungere due turisti russi che si trovavano su uno scoglio e rischiavano di cadere in mare con e di sbattere contro la barriera naturale che sovrasta la zona. Da oggi i due malcapitati, nel Vibonese per trascorrere un periodo di ferie, hanno un angelo custode in più che ha assunto la forma di un militare della Capitaneria di Porto di Vibo Marina: il sottufficiale Francica. Ma andiamo con ordine. Il soccorso dei due turisti è avvenuto nel pomeriggio di ieri a seguito di una richiesta di aiuto di due bagnanti a bordo di un natante che segnalavano la presenza di due persone sulla scogliera sotto il faro di Capo Vaticano. 

Immediata la risposta dell’equipaggio del battello della Guardia Costiera, che si è avvicinata con una imbarcazione alla scogliera, verificando come sul tratto di costa in questione, raggiungibile solo a nuoto, fossero presenti i due bagnanti impauriti che richiedevano assistenza. Ma il moto ondoso in aumento da Nord ovest, impediva al gommone di potersi avvicinare a non più di 20 metri dagli stessi. Verificata la difficoltà nell’operare, i militari hanno informato della situazione la Sala operativa della Capitaneria di Porto di Vibo Marina, che constatata la fase di soccorso, ha passato il coordinamento delle attività ai colleghi di Gioia Tauro, competenti fino a Capo Vaticano, delle attività di ricerca e soccorso in mare e che hanno inviato sul posto una motovedetta al comando del maresciallo Panetta la quale, giunta nelle vicinanze dopo circa 15 minuti, ha iniziato, congiuntamente al battello GC 135, le non facili operazioni di recupero dei due malcapitati. Operazioni particolarmente rischiose stante la corrente in aumento che, nel frangere sulla costa a picco, creava onde dell’altezza di circa due metri. In più, la presenza della scogliera soffolta non consentiva alle due unità di soccorso di avvicinarsi per eseguire il recupero dei turisti, i quali, in notevole stato di panico, non riuscivano a prendere il mare per avvicinarsi ai mezzi navali. 
Da lì, dunque, la decisione del sottufficiale Francica di lanciarsi tra le onde e raggiungere a nuoto i due. Per meglio procedere alle operazioni di recupero, la Motovedetta CP 827, tramite la lancia sagole, ha fatto pervenire al soccorritore i giubbotti di salvataggio, mentre dal battello sono stati lanciati in acqua due salvagenti anulari. Fatti indossare i giubbotti e raggiunto un punto della scogliera più riparato dal moto ondoso, le due persone, accompagnate dal guardacoste, hanno preso il mare riuscendo, per mezzo delle cinture e della sagola lanciate dai mezzi navali, ad avvicinarsi alle imbarcazioni, i cui timonieri, nel contempo, con notevole perizia marinaresca hanno avuto non poche difficoltà a districarsi tra le onde alte e i massi soffolti, per avvicinarsi il più possibile ai due bagnanti e al guardacoste. Una volta a bordo delle unità i due turisti russi sono stati riaccompagnati sulla spiaggia antistante il complesso turistico ove si trovano in ferie, ringraziando l’operato dei guardacoste, che sono riusciti a portare soccorso in condizioni non facili. Per loro solo un grande spavento, e di questo devono ringraziare i guardia coste e in particolare il sottufficiale Francica.
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