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MELFI – Si è occupato della vicenda fin dalle prime ore di ieri mattina. Il direttore sanitario del presidio ospedaliero di Melfi, Luigi D’Angola a margine dell’incontro con l’assessore Martorano, ha voluto dare la sua versione dei fatti.
«La bambina sta bene. – ha esordito – Al momento è in incubatrice, dunque in ambiente protetto ma sta bene. Penso proprio che ce la farà. Situazione che rientra negli aspetti rutinari per quanto riguarda l’assistenza intensiva alla bambina che comunque sta bene. La bimba è nata leggermente sottopeso, 2350 chilogrammi, ma rientra nelle cose governabili e gestibili».
E dopo aver rassicurato sulle condizioni della piccola Sabina, è passato a descrivere le cause che hanno portato alla tragedia. Ovviamente anche l’indagine interna dell’ospedale è in una fase preliminare. «La causa del decesso della madre – aggiunge D’Angola – sarà accertata dalla magistratura. La signora è stata sottoposta ad un intervento di taglio cesareo inizialmente perché si imponeva di derogare rispetto al parto per vie naturali per alcune condizioni della gravidanza in fase terminale e successivamente ad intervento di isterectomia per perdite ematiche massive da atonia uterina. Sembra che ci sia stata inizialmente una reazione allergica sostenuta ad un farmaco». Sulla visita dell’assessore regionale alla Sanità, ha poi aggiunto: «l’azienda evidenzia la presenza dell’assessore, Martorano del direttore generale, Marra e del direttore sanitario Cugno. La presenza dell’azienda, in questa sede e nell’immediato, attesta innanzi tutto una grande sensibilità rispetto al verificarsi di questi eventi accidentali e soprattutto l’orientamento e la determinazione comunque a far luce sull’episodio in esito ad accertamenti all’interno dell’azienda. All’assessore alla Sanità ho fornito i dati di dettaglio anche in termini di tempistica e quindi sul piano cronologico. Ha voluto sapere quali erano gli aspetti di rilievo sia per quanto riguarda eventuali colpe professionali, che deficit organizzativi. Non mi pare che nel caso specifico ricorrano né l’una né l’altra di queste condizione». Infine una convinzione personale. «Secondo me – conclude il direttore del presidio ospedaliero, San Giovanni di Dio di Melfi, Luigi D’Angola – il decesso della signora è stata una eventualità che anche se con frequenza bassissima ricorre in determinate condizioni. Fa parte dell’ambito medico, sanitario. Questa è la mia personale convinzione in questo momento con il beneficio degli esiti degli accertamenti diagnostici però penso che in questo caso non si possa parlare di malasanità».
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