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MATERA – «Il dossier è pronto. Sarà consegnato ai consiglieri entro il 30 in modo che lo potranno leggere e il 5 o più probabilmente il 6 verrà discusso e approvato nel cda».
Paolo Verri bypassa qualsiasi polemica sul ruolo che svolge, sui costi sopportati e sul lavoro del dossier che ha scatenato, vista la sua mancata presenza e soprattutto la scarsa conoscenza del contenuto del dossier, un vero e proprio polverone lunedì in Consiglio comunale.
«Questo tipo di polemica sui miei guadagni non mi tocca, tutti sanno quanto guadagno e soprattutto tutti possono dire quanto sono presente a Matera» ribatte con decisione Verri, «inoltre quello che io prendo, sono tremila euro al mese netti lo sanno tutti e non da oggi.
Vengo pagato poco meno di quanto accadeva nel mio precedente incarico con lo stesso tipo di mansioni e sono dirigente con questo tipo di mansioni da diversi anni.
Quanto alla presenza ho un part time per cui credo di impegnarmi a pieno per quest’obiettivo e molti possono dirlo vista l’assiduità della mia presenza a Matera».
Insomma polemiche rispedite al mittente e dossier pronto e comunicato entro pochi giorni ai consiglieri comunali le rassicurazioni di Verri.
Ma Verri dà anche un’altra interpretazione delle critiche che si stanno materializzando in queste ore ed usa, per spiegarlo, una metafora calcistica, «io credo di essere nella stessa situazione di un allenatore di calcio consapevole che se i risultati arrivano i meriti vanno divisi tra i diversi attori protagonisti, se invece questi risultati non dovessero arrivare ed allora la colpa è tutta quanta dell’allenatore».
Verri però non pare particolarmente preoccupato anche se gli obiettivi che si pone vengono spiegati chiaramente nella proiezione di quello che è il processo di candidatura e lui spiega anche: « mi auguro che si arrivi all’interno della short list che sarà pero’ noi il vero punto di partenza per poter approfondire e migliorare ulteriormente il contenuto del dossier.
Devo dire che non entrare nella short list sarebbe per noi una delusione, una vera e propria sconfitta direi visto il lavoro che abbiamo fatto».
Quindi alcuni chiarimenti ulteriori anche rispetto a quelle stesse slide che sono state portate in Consiglio comunale: «Il nostro non è un progetto chiuso che non può essere modificato, in questo momento il dossier di candidatura è un punto di partenza, si tratta di un prodotto aperto per poter programmare anche le scelte da fare per il futuro e gli eventuali e successivi interventi da fare in un secondo momento una volta entrati, come ci auguriamo, nella short list. Altrimenti sarebbe una piccola sconfitta, una delusione».
Tra i punti caratterizzanti ill programma anche la questione copertura economica che Verri non esita a spiegare nel dettaglio secondo quelli che sono i tempi stabiliti e successivamente anche gli impegni presi.
«Noi abbiamo considerato la necessità che almeno la metà del budget disponibile fosse coperto a livello istituzionale, dopo l’approvazione del consiglio di amministrazione e prima della presentazione ufficiale del dossier credo che la Regione farà una delibera nella quale si impegnerà a livello pluriennale per un totale di circa venti milioni di euro. Sarà poi nel lavoro successivo, se entriamo nella short list, iniziare anche a verificare nel 2014 l’attenzione dei privati per questo progetto, comunque in questo senso abbiamo previsto una copertura di 6-8 milioni di euro cioè tra il 15 e il 20 per cento della necessità finanziaria».
Se da una parte Verri definisce i passi avanti del lavoro, dall’altra a sottolineare la scarsa informazione sul lavoro e sul dossier verso il 2019 è il consigliere comunale d’opposizione Doriano Manuello, componente del cda di Matera 2019. «Nel cda non è stata vista la bozza del dossier, solo le slide viste anche in Consiglio comunale.
Non credo che questo sia normale a venti giorni dalla candidatura, il cda si terrà, secondo un sms che ho ricevuto poco fa il 6 di settembre per conoscere il dossier.
Tutte le iniziative sono del sindaco e del direttore del comitato, nel cda non ci sono possibilità di gestione e io costituisco l’eccezione come opposizione in Consiglio comunale rispetto ad una linea politica sbilanciata dalla parte del Pd.
Se Verri costa troppo? Io credo che il lavoro si potrà verificare solo in base ai risultati che otterrà, finora ritengo ci siano state significative attività di promozione del nome di Matera ed alcune di cultura di nicchia mentre non c’è stato quel tentativo di cultura diffusa che pure ci si doveva aspettare.
Oggi Verri, questo posso dire, ha più incarichi visto che si occupa anche del Padiglione Italia expo 2015, quindi non il tempo viene dedicato a Matera ma non c’è lavoro in via esclusiva e i frutti portati si vedranno solo quando potremo vedere i risultati raggiunti».
Insomma per una valutazione compiuta bisognerà aspettare di capire dove Matera si porrà e se almeno il traguardo della short list sarà raggiunto. Nel frattempo sarà interessante vedere se si sbloccherà l’attesa per questo dossier. Al momento ancora segreto per quasi tutti.
p.quarto@luedi.it
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