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LAMEZIA TERME – Un sequestro di beni per un totale di 900mila euro è stato effettuato dalla Guardia di finanza di Lamezia Terme, su disposizione del gip lametino e su richiesta della Procura. Il sequestro riguarda i beni di sei imprenditori, due società ed una ditta individuale ai quali è contestata la truffa aggravata per il conseguimento di contributi comunitari e nazionali, oltre a reati tributari e al falso. 

Nello specifico, l’operazione “Dark Ink” è stata avviata nel 2011 ed aveva già portato al sequestro di uno stabilimento industriale a Martirano (Catanzaro), in cui le Fiamme gialle hanno scoperto che si producevano inchiostri e cartucce di toner contraffatti con il noto marchio di una multinazionale del settore. 

Il proseguimento delle indagini ha permesso di appurare anche l’indebita percezione di contributi comunitari e nazionali. Infatti, rispetto a un contributo richiesto di 1,2 milioni di euro, era stata erogata una prima tranche di 650 mila euro con l’esibizione di fatture per operazioni quasi del tutto inesistenti, con documenti bancari e di vario genere risultati falsi. A questo si aggiungono le violazioni tributarie per oltre 250mila euro. Il sequestro complessivo ammonta, dunque, al totale delle violazioni accertate dalla guardia di finanza, andando a interessare conti correnti, terreni, quote societarie, appartamenti e altri beni mobili e immobili.
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