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di ROBERTO D’ALESSANDRO
CRACO – «Per ottobre l’Anas sarà messa nelle condizioni di appaltare l’opera».
Lo ha detto, ieri mattina, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Luca Braia, in relazione ai lavori per il ripristino del ponte sulla Provinciale ex 176 lungo la Pisticci – Craco. 
Braia ha partecipato al tavolo interistituzionale convocato a Matera assieme ai vertici della Provincia e dei Comuni di Pisticci e Craco. «All’inizio di settembre –ha spiegato Braia– la giunta regionale potrà stanziare 2 milioni di euro da reperire nel Piano per il Sud, così da permettere un intervento in tempi contingentati». I fondi vanno ad integrarsi con il milione e mezzo già stanziato dalla provincia di Matera e con altri 2 milioni di euro reperibili dai finanziamenti per la Murgia – Pollino. Somme che, nel complesso, potranno servire non solo a ricostruire il ponte crollato a febbraio, ma anche per altri interventi lungo la strada, con particolare riferimento agli altri tre ponti presenti nel tratto compreso tra Pisticci e Craco. Il sindaco Di Trani ed il presidente Stella, infatti, hanno spinto per una serie di controlli statici sulle altre strutture del percorso, perché diversamente si rischierebbe di vanificare l’opera di ricostruzione del ponte crollato. Le questioni poste al tavolo, adesso, dovranno interfacciarsi con la loro dimensione tecnica ed operativa. In questo senso è ancora da capire se sarà necessario chiudere del tutto la Provinciale per il tempo necessario alle verifiche sui ponti, risalenti alla stessa epoca di quello caduto. «Una decisione difficile –ha detto Di Trani– perché significherebbe bloccare l’intera viabilità ed anche l’accesso al Centro oli, alla discarica, alle campagne ed alle attività ricettive. Ma in un certo senso sarebbe meglio così, perché di fronte alle pressioni che si creerebbero a causa del disagio, sarebbero tutti più responsabilizzati e costretti, quindi, a sbrigarsi».
l termine dell’incontro in Provincia, Di Trani ha incontrato il vice presidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella, ed il colonnello, Augusto Pietro Candido, comandante dell’11° Reggimento Genio Guastatori di stanza a Foggia, sui luoghi della tragedia e presso il ponte crollato, per proseguire le verifiche iniziate ieri in relazione ad una ipotesi che permetterebbe di individuare una soluzione tampone per il transito dei mezzi lungo la Provinciale. I militari, dopo una indagine conoscitiva dei luoghi, hanno dato il placet per i due interventi richiesti, ad iniziare dal ripristino del tratto sommerso dalla piena di mercoledì scorso (a prescindere dal suo riutilizzo come  bretella sostitutiva). 
Ma soprattutto prende piede l’ipotesi di costruire un ponte di tipo Bailey sul ponte crollato. I militari, disponendo di 60 uomini, potrebbero realizzarlo in 15 giorni con una spesa di circa 80 mila euro. «Prima, però, ci sono da sbrigare tutti i passaggi burocratici ed economici necessari ad autorizzare queste opere », ha precisato Di Trani. La parola torna inevitabilmente alla politica, che dovrà stilare un cronoprogramma, così da mettere in ordine gli interventi discussi negli incontri di ieri. Occorre decidere se chiudere del tutto la Provinciale per sottoporla in tempi rapidi alla necessarie verifiche statiche, con particolare attenzione agli altri ponti, autorizzare e finanziare le opere del Genio guastatori e poi procedere all’appalto dei lavori definitivi per il nuovo ponte. Nel pomeriggio di ieri, infine, si è svolto il funerale di Anna Lanzillotta, tragicamente scomparsa nella piena che aveva travolto l’auto sulla quale viaggiava assieme alla nuora, Francesca Molfese, presente al rito funebre che si è tenuto in uno spazio all’aperto del cimitero di Marconia. Alla cerimonia hanno partecipato numerosi membri dei Testimoni di Geova , a cui apparteneva la vittima, tantissimi cittadini e le autorità civili del Comune. Commosso il ricordo dei conoscenti della signora Anna, mentre i figli hanno scritto un testo con il quale hanno voluto ricordare la figura della madre, nella speranza che «il suo sacrificio –per dirla con le parole proferite in mattinata dal sindaco Di Trani- diventi una pietra miliare, una ragione di cambiamento per questa comunità e per questa regione».

CRACO – «Per ottobre l’Anas sarà messa nelle condizioni di appaltare l’opera».

 

Lo ha detto, ieri mattina, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Luca Braia, in relazione ai lavori per il ripristino del ponte sulla Provinciale ex 176 lungo la Pisticci – Craco. 

Braia ha partecipato al tavolo interistituzionale convocato a Matera assieme ai vertici della Provincia e dei Comuni di Pisticci e Craco. «All’inizio di settembre –ha spiegato Braia– la giunta regionale potrà stanziare 2 milioni di euro da reperire nel Piano per il Sud, così da permettere un intervento in tempi contingentati».

I fondi vanno ad integrarsi con il milione e mezzo già stanziato dalla provincia di Matera e con altri 2 milioni di euro reperibili dai finanziamenti per la Murgia – Pollino. Somme che, nel complesso, potranno servire non solo a ricostruire il ponte crollato a febbraio, ma anche per altri interventi lungo la strada, con particolare riferimento agli altri tre ponti presenti nel tratto compreso tra Pisticci e Craco. 

Il sindaco Di Trani ed il presidente Stella, infatti, hanno spinto per una serie di controlli statici sulle altre strutture del percorso, perché diversamente si rischierebbe di vanificare l’opera di ricostruzione del ponte crollato. 

Le questioni poste al tavolo, adesso, dovranno interfacciarsi con la loro dimensione tecnica ed operativa. In questo senso è ancora da capire se sarà necessario chiudere del tutto la Provinciale per il tempo necessario alle verifiche sui ponti, risalenti alla stessa epoca di quello caduto. 

«Una decisione difficile –ha detto Di Trani– perché significherebbe bloccare l’intera viabilità ed anche l’accesso al Centro oli, alla discarica, alle campagne ed alle attività ricettive. Ma in un certo senso sarebbe meglio così, perché di fronte alle pressioni che si creerebbero a causa del disagio, sarebbero tutti più responsabilizzati e costretti, quindi, a sbrigarsi».

l termine dell’incontro in Provincia, Di Trani ha incontrato il vice presidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella, ed il colonnello, Augusto Pietro Candido, comandante dell’11° Reggimento Genio Guastatori di stanza a Foggia, sui luoghi della tragedia e presso il ponte crollato, per proseguire le verifiche iniziate ieri in relazione ad una ipotesi che permetterebbe di individuare una soluzione tampone per il transito dei mezzi lungo la Provinciale. I militari, dopo una indagine conoscitiva dei luoghi, hanno dato il placet per i due interventi richiesti, ad iniziare dal ripristino del tratto sommerso dalla piena di mercoledì scorso (a prescindere dal suo riutilizzo come  bretella sostitutiva). 

Ma soprattutto prende piede l’ipotesi di costruire un ponte di tipo Bailey sul ponte crollato. I militari, disponendo di 60 uomini, potrebbero realizzarlo in 15 giorni con una spesa di circa 80 mila euro. «Prima, però, ci sono da sbrigare tutti i passaggi burocratici ed economici necessari ad autorizzare queste opere », ha precisato Di Trani. 

La parola torna inevitabilmente alla politica, che dovrà stilare un cronoprogramma, così da mettere in ordine gli interventi discussi negli incontri di ieri. Occorre decidere se chiudere del tutto la Provinciale per sottoporla in tempi rapidi alla necessarie verifiche statiche, con particolare attenzione agli altri ponti, autorizzare e finanziare le opere del Genio guastatori e poi procedere all’appalto dei lavori definitivi per il nuovo ponte. 

Nel pomeriggio di ieri, infine, si è svolto il funerale di Anna Lanzillotta, tragicamente scomparsa nella piena che aveva travolto l’auto sulla quale viaggiava assieme alla nuora, Francesca Molfese, presente al rito funebre che si è tenuto in uno spazio all’aperto del cimitero di Marconia. Alla cerimonia hanno partecipato numerosi membri dei Testimoni di Geova , a cui apparteneva la vittima, tantissimi cittadini e le autorità civili del Comune. 

Commosso il ricordo dei conoscenti della signora Anna, mentre i figli hanno scritto un testo con il quale hanno voluto ricordare la figura della madre, nella speranza che «il suo sacrificio –per dirla con le parole proferite in mattinata dal sindaco Di Trani- diventi una pietra miliare, una ragione di cambiamento per questa comunità e per questa regione».

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