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di ANTONIO CORRADO
NOVA SIRI – L’intera comunità di Nova Siri si è stretta, ieri pomeriggio, intorno ai familiari di Salvatore e Mattia Rubolino, padre e figlio di 32 e 7 anni, vittime di un tragico incidente stradale avvenuto domenica sera sulla Provinciale 104, che collega Nova Siri centro con la Marina. I funerali si sono svolti  nella piccola cappella della Madonna della Sulla, ai piedi del centro storico. Il piazzale antistante e tutta la strada verso il cimitero non hanno potuto contenere il numero di auto e persone, che in un caldo pomeriggio di fine agosto hanno voluto versare le loro lacrime abbracciando i familiari, soprattutto la giovane moglie Caterina, su cui grava l’enorme peso di dover risparmiare un dolore immane alla piccola Vanessa, la sorellina di Mattia ancora comprensibilmente all’oscuro di tutto. Ma c’è anche il dolore dei genitori; di Graziano e Donato, i fratelli di Salvatore, tutti faticano a credere di aver perso i loro cari.
Le auto in sosta hanno raggiunto quasi l’imbocco della strada del cimitero, dove in tanti hanno voluto accompagnare i feretri. La cerimonia funebre è stata officiata dai due parroci di Nova Siri, don Mario Lacolla e don Serafino La Sala, che hanno sottolineato come la morte sia arrivata proprio nel momento in cui Salvatore aveva trovato la pace, come padre, marito e lavoratore. Fra meno di un mese, il 14 settembre, avrebbe compiuto gli anni di Cristo ed oggi forse lo ha raggiunto nella pace. Per Mattia lo sconforto di una vita spezzata proprio mentre si avvicinava anche alla fede con il servizio in Chiesa come chirichetto. Tra i presenti tantissimi amici del papà, che hanno voluto presenziare alla cerimonia funebre con l’allegro rumore delle loro moto; una passione che da sempre accomunava Salvatore a suo padre ed ai suoi fratelli, passata anche a Mattia, a cui proprio Salvatore aveva regalato una mini moto, la quale ieri ha dovuto portare simbolicamente la sua bara bianca. Uno stuolo di magliette bianche ha accolto il feretro di Mattia all’uscita della cappella. Erano i suoi compagni di scuola, che con una rosa bianca fra le mani hanno liberato in cielo una nuvola di palloncini candidi, mentre un elicottero gettava fiori bianchi sulle bare e sui tanti cittadini presenti, con le autorità civili e militari quasi al completo.
Nova Siri è stata, dunque, listata a lutto per la perdita di un altro giovane e di suo figlio, entrambi ancora nel pieno della vita. Moltissimi amici hanno fatto realizzare ed indossato magliette raffiguranti Salvatore e Mattia teneramente abbracciati. Sullo sfondo resta la tensione ed il dolore di una famiglia, che si vede privata improvvisamente di una parte essenziale, come smembrare un corpo ancora vivo e pulsante.
Non si danno pace, non riescono ad accettare che quel tir maledetto abbia sbarrato la strada a Salvatore e Mattia; non si spiegano perchè nessuno dei due mezzi abbia potuto evitare l’impatto, avvenuto in pieno rettilineo.
Le indagini della Polstrada di Policoro, contribuiranno a chiarire cosa sia realmente accaduto, domenica sera sulla Provinciale 104. L’impatto maggiore è avvenuto tra la parte anteriore sinistra della Renault Clio di Salvatore, che procedeva verso il centro storico, e la parte anteriore destra del tir, che usciva dalla piazzale privato dove sosta e procedeva nella direzione opposta. La dinamica deve essere ancora ricostruita, ma sembra chiaro che il tir occupasse con lo spigolo destro la corsia opposta, tanto da impedire il passaggio dell’auto. Ma tutto questo ormai sembra un inutile esercizio mentale, in presenza di due persone che non ci sono più.
a.corrado@luedi.it

NOVA SIRI – L’intera comunità di Nova Siri si è stretta, ieri pomeriggio, intorno ai familiari di Salvatore e Mattia Rubolino, padre e figlio di 32 e 7 anni, vittime di un tragico incidente stradale avvenuto domenica sera sulla Provinciale 104, che collega Nova Siri centro con la Marina. I funerali si sono svolti  nella piccola cappella della Madonna della Sulla, ai piedi del centro storico. 

 

Il piazzale antistante e tutta la strada verso il cimitero non hanno potuto contenere il numero di auto e persone, che in un caldo pomeriggio di fine agosto hanno voluto versare le loro lacrime abbracciando i familiari, soprattutto la giovane moglie Caterina, su cui grava l’enorme peso di dover risparmiare un dolore immane alla piccola Vanessa, la sorellina di Mattia ancora comprensibilmente all’oscuro di tutto. 

Ma c’è anche il dolore dei genitori; di Graziano e Donato, i fratelli di Salvatore, tutti faticano a credere di aver perso i loro cari.Le auto in sosta hanno raggiunto quasi l’imbocco della strada del cimitero, dove in tanti hanno voluto accompagnare i feretri. La cerimonia funebre è stata officiata dai due parroci di Nova Siri, don Mario Lacolla e don Serafino La Sala, che hanno sottolineato come la morte sia arrivata proprio nel momento in cui Salvatore aveva trovato la pace, come padre, marito e lavoratore. Fra meno di un mese, il 14 settembre, avrebbe compiuto gli anni di Cristo ed oggi forse lo ha raggiunto nella pace. 

Per Mattia lo sconforto di una vita spezzata proprio mentre si avvicinava anche alla fede con il servizio in Chiesa come chirichetto. 

Tra i presenti tantissimi amici del papà, che hanno voluto presenziare alla cerimonia funebre con l’allegro rumore delle loro moto; una passione che da sempre accomunava Salvatore a suo padre ed ai suoi fratelli, passata anche a Mattia, a cui proprio Salvatore aveva regalato una mini moto, la quale ieri ha dovuto portare simbolicamente la sua bara bianca. Uno stuolo di magliette bianche ha accolto il feretro di Mattia all’uscita della cappella. 

Erano i suoi compagni di scuola, che con una rosa bianca fra le mani hanno liberato in cielo una nuvola di palloncini candidi, mentre un elicottero gettava fiori bianchi sulle bare e sui tanti cittadini presenti, con le autorità civili e militari quasi al completo.Nova Siri è stata, dunque, listata a lutto per la perdita di un altro giovane e di suo figlio, entrambi ancora nel pieno della vita. Moltissimi amici hanno fatto realizzare ed indossato magliette raffiguranti Salvatore e Mattia teneramente abbracciati. 

Sullo sfondo resta la tensione ed il dolore di una famiglia, che si vede privata improvvisamente di una parte essenziale, come smembrare un corpo ancora vivo e pulsante.

Non si danno pace, non riescono ad accettare che quel tir maledetto abbia sbarrato la strada a Salvatore e Mattia; non si spiegano perchè nessuno dei due mezzi abbia potuto evitare l’impatto, avvenuto in pieno rettilineo.Le indagini della Polstrada di Policoro, contribuiranno a chiarire cosa sia realmente accaduto, domenica sera sulla Provinciale 104. L’impatto maggiore è avvenuto tra la parte anteriore sinistra della Renault Clio di Salvatore, che procedeva verso il centro storico, e la parte anteriore destra del tir, che usciva dalla piazzale privato dove sosta e procedeva nella direzione opposta. 

a dinamica deve essere ancora ricostruita, ma sembra chiaro che il tir occupasse con lo spigolo destro la corsia opposta, tanto da impedire il passaggio dell’auto. Ma tutto questo ormai sembra un inutile esercizio mentale, in presenza di due persone che non ci sono più.

 

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