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Che il quartiere avrebbe dovuto fare i conti con questi lavori si sapeva da tempo. 
Fin dai primi anni di realizzazione del complesso del “Grande rettangolo” era stato spiegato che  piano piano ci sarebbe stato bisogno di trasferire l’utenza su una fognatura nuova. Quella provvisoria di via Anzio non avrebbe retto il carico in arrivo man mano che le strutture si popolavano.  
A inizio estate sono così cominciati i lavori: un’ordinanza ha regolato le modifiche al traffico in zona. 
Termine previsto, il 10 agosto. Ma solo nelle ultime settimane ci sono stati almeno due rallentamenti importanti. 
Il primo, lo stop imposto per un paio di giorni al cantiere dall’ispettorato del lavoro che ha chiesto alla ditta di mettere a punto alcuni dettagli. Il secondo, la rottura di una tubatura durante i lavori.
A distanza di alcune settimane – e a limite previsto ampiamente superato – nel rione comincia a serpeggiare molto malcontento. La nuova mobilità è a dir poco caotica. E non si intravede a breve la fine dei lavori. 
Gli ingorghi sono diventati la normalità, il quartiere è sempre congestionato, gli abitanti minacciano di farsi sentire. 
La preoccupazione maggiore riguarda proprio la tempistica: tra poco comincerà la scuola, ancora prima riprenderà la normale attività lavorativa con il finire dell’estate. Poggio Tre Galli è un rione pieno di uffici, agenzie, servizi: l’ingorgo sarà una costante della viabilità quotidiana. 
Già adesso i disagi sono elevatissimi. Per chi abita nel “Grande rettangolo” è complicato persino raggiungere i propri garage: mancano le segnalazioni adeguate, denunciano. 
Gravi disagi anche per l’edicolante del quartiere che la nuova viabilità ha tagliato fuori dal passaggio e ha denunciato un notevole calo di ricavi. 
Un cittadino, poi,  ci ha segnalato di non essere riuscito a entrare nel proprio box auto prima del tardo pomeriggio di ieri e dopo una lunga fila sopportata per il traffico: i lavori ne hanno impedito per un bel po’ l’ingresso. 
Nel frattempo, però, il disagio apre anche ad altre sollecitazioni generali. Davvero non c’è viabilità alternativa possibile nel rione? I residenti si chiedono perché non sia possibile, magari con una rotatoria, evitare l’ingresso forzato nel quartiere delle auto che arrivano da Risorgimento, ora costrette a svoltare a sinistra all’altezza del parco. Con maggiore inquinamento, maggiore traffico e metri da percorrere quotidianamente anche per i residenti. 
sa.lo.

Che il quartiere avrebbe dovuto fare i conti con questi lavori si sapeva da tempo. Fin dai primi anni di realizzazione del complesso del “Grande rettangolo” era stato spiegato che  piano piano ci sarebbe stato bisogno di trasferire l’utenza su una fognatura nuova. Quella provvisoria di via Anzio non avrebbe retto il carico in arrivo man mano che le strutture si popolavano.  

 

A inizio estate sono così cominciati i lavori: un’ordinanza ha regolato le modifiche al traffico in zona. 

Termine previsto, il 10 agosto. Ma solo nelle ultime settimane ci sono stati almeno due rallentamenti importanti. Il primo, lo stop imposto per un paio di giorni al cantiere dall’ispettorato del lavoro che ha chiesto alla ditta di mettere a punto alcuni dettagli. Il secondo, la rottura di una tubatura durante i lavori.A distanza di alcune settimane – e a limite previsto ampiamente superato – nel rione comincia a serpeggiare molto malcontento. La nuova mobilità è a dir poco caotica. E non si intravede a breve la fine dei lavori. 

Gli ingorghi sono diventati la normalità, il quartiere è sempre congestionato, gli abitanti minacciano di farsi sentire. 

La preoccupazione maggiore riguarda proprio la tempistica: tra poco comincerà la scuola, ancora prima riprenderà la normale attività lavorativa con il finire dell’estate. Poggio Tre Galli è un rione pieno di uffici, agenzie, servizi: l’ingorgo sarà una costante della viabilità quotidiana. 

Già adesso i disagi sono elevatissimi. Per chi abita nel “Grande rettangolo” è complicato persino raggiungere i propri garage: mancano le segnalazioni adeguate, denunciano. Gravi disagi anche per l’edicolante del quartiere che la nuova viabilità ha tagliato fuori dal passaggio e ha denunciato un notevole calo di ricavi. 

Un cittadino, poi,  ci ha segnalato di non essere riuscito a entrare nel proprio box auto prima del tardo pomeriggio di ieri e dopo una lunga fila sopportata per il traffico: i lavori ne hanno impedito per un bel po’ l’ingresso. Nel frattempo, però, il disagio apre anche ad altre sollecitazioni generali. 

Davvero non c’è viabilità alternativa possibile nel rione? I residenti si chiedono perché non sia possibile, magari con una rotatoria, evitare l’ingresso forzato nel quartiere delle auto che arrivano da Risorgimento, ora costrette a svoltare a sinistra all’altezza del parco. Con maggiore inquinamento, maggiore traffico e metri da percorrere quotidianamente anche per i residenti. 

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