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CROTONE  – Attimi di tensione durante la visita del ministro Cecile Kyenge al centro di accoglienza per richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto. I migranti hanno assediato il corteo con l’esponente di governo, bloccandolo in prossimità di un cancello. Chiedono che il ministro per l’integrazione visiti tutte le aree del centro per prendere coscienza delle reali condizioni: «Venga a vedere come viviamo», reclamano. E denunciano sporcizia e degrado. E’ stata Cecile Kyenge a risolvere la situazione, accettando di allungare il percorso fino ai container più isolati.

LO SFOGO DEI MIGRANTI DOPO LA RIVOLTA – Il malumore a Crotone era già affiorato nei giorni scorsi. Prima c’era stata la sommossa che aveva devastato e costretto a chiudere il centro di identificazione ed espulsione, in seguito alla morte sospetta di un immigrato marocchino (LEGGI L’ARTICOLO). Ieri, invece, la protesta era dilagata all’adiacente centro di accoglienza per richiedenti asilo, che alla vigilia dell’arrivo del ministro aveva visto una trentina di ospiti uscire e bloccare la statale 106 per contestare le loro condizioni di vita (LEGGI).

NEI CONTAINER INVASI DA LIQUAMI – Quelle stesse persone, oggi hanno riproposto il problema a Cecile Kyenge che stava visitando alcune aree del centro, il più grande d’Europa con i suoi 1.450 posti, attualmente occupati da circa 1.800 persone. Approfittando della strettoia in prossimità di una scuola presente all’interno della struttura, i migranti hanno circondato il ministro. La tensione si è sciolta solo quando lei ha accettato di visitare le zone nelle quali le condizioni sono più disagiate. Si tratta degli alloggi ricavati in alcuni container. In alcuni casi le fognature sono saltate e tutto è invaso dai liquami.

Un applauso ha salutato l’arrivo del ministro in quei luoghi. E Cecile Kyenge è poi uscita dal centro in un clima di ristabilita tranquillità, per recarsi in prefettura a Crotone. Ma subito dopo la sua partenza, nuove scaramucce tra immigrati e forze dell’ordine con lanci di sassi e un malore avvertito da un ospite del centro, subito rianimato.

 

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