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ROMA – Sono 87mila le piante di marijuana scoperte ieri mattina dagli agenti del Reparto Volanti della Questura di Roma in via Lunano, nella zona del Casilino. La coltivazione era stata organizzata come una azienda agricola per la produzione di granoturco, che raggiunge in vegetazione l’altezza necessaria a nascondere la crescita più redditizia sul mercato dello stupefacente, della pianta di marijuana. Al termine degli accertamenti è stato sequestrato un totale di 46 tonnellate di verde per un totale di circa 87.000 piante. Il fondo agricolo sequestrato, insieme a un casale e un capannone è stato sorvolato da un elicottero della Polizia per poterne valutare l’estensione, stimata intorno ai 3,5 ettari di terreno. Oltre all’irrigazione dei campi e all’attrezzatura agricola per la cura delle piante, i poliziotti hanno sequestrato tutto l’occorrente per la produzione ed il trasporto del prezioso raccolto. Teloni termici per favorire la vegetazione delle piantine da trapiantare, filari per l’essiccazione, tritaerba, buste di plastica, bilance e macchinario per confezionamento sottovuoto. La marijuana pronta per essere venduta era stata già etichettata secondo le tipologie previste Relax e Big Devil. 

I QUATTRO ARRESTATI. Nella circostanza sono stati sorpresi quattro ‘contadini’ intenti a stendere altri filari per l’essiccamento, tutti originari della provincia di Vibo Valentia Giovanni Burzì e Panteleone Lentini, di 23 anni, Francescoantonio Lentini, di anni 21, e Domenico Antonio Burzì, padre di Giovanni, 46enne, arrestati con l’accusa di produzione e traffico di sostanze stupefacenti. Sono incorso le indagini per inquadrare l’azienda nel panorama del traffico di sostanza stupefacente della capitale e individuare eventuali altri responsabili nell’attività.
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