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IL suo complice lo avevano già arrestato in flagranza, ora i carabinieri sono arrivati anche a R. A., 21 anni di Polistena, in provincia di Reggio Calabria. I due sono ritenuti i responsabili di una coltivazione di canapa indiana nelle vecchie abitazioni in disuso del centro storico della città della piana di Gioia Tauro.
Ad eseguire l’arresto, nella tarda serata di ferragosto, i militari della stazione di Polistena e quelli di Cinquefrondi, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Palmi. Il 23enne B.D., invece, era già arrestato in flagranza lo scorso 12 agosto, mentre si prendeva cura della coltivazione di una piantagione di canapa indiana. Non era l’unico però ad occuparsi della coltivazione della piantagione di canapa indiana, ma vi provvedeva con la partecipazione attiva di R. A.
Le indagini che hanno permesso di arrestare i due individui, sono nate da diversi servizi mirati al controllo di vecchie abitazioni in disuso, ubicate nel centro storico polistenese, per reprimere il dilagante fenomeno della coltivazione “casalinga” di canapa indiana. Un sistema sempre più diffuso, consistente nel coltivare poche piante, facilmente occultabili, ma che assicura comunque un buon margine di profitto.B. D. ed R.A., avevano realizzato all’interno di un immobile in disuso e dell’annesso giardino, posti in Via Muraglie di Polistena, una piantagione in vaso, composta da 22 piante, collocate nel giardino e nelle varie pertinenze della casa.
R. A., condotto in caserma per le formalità di rito, dopo i necessari adempimenti è stato tradotto presso la casa circondariale di Palmi .
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