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MATERA – Una novità in piena regola con dei giovanissimi in mountain bike a protezione della Murgia.
A spiegare il progetto e i sei ragazzi dai 18 ai 22 anni che ne sono protagonisti ci pensa Marcella Santantonio responsabile di Legambiente che sottolinea la complessità e l’importanza di un lavoro che parte sostanzialmente da lontano e che si sta anche dimostrando prezioso per la tutela del territorio ed utile come esperienza per i giovani appassionati della natura che ne sono protagonisti.
Un’esperienza “efficace” ed “efficiente” il servizio di avvistamento incendi con mountain bike che i Volontari per l’Ambiente, della Lega per l’Ambiente, stanno effettuando a Matera, nella zona di Agna, lungo il percorso ad anello prossimo all’habitat rupestre.
Marcello Santantonio cita un episodio di matrice dolosa verificatosi nei giorni scorsi in località San Nicola all’Ofra nell’area del Parco della Murgia.
“L’avvistamento in bici – ha detto ancora Marcello Santantonio – ha consentito di intervenire con prontezza.
Il servizio rientra nel progetto di avvistamento avviato con il Parco e andrà avanti fino a settembre.
Sono sei i giovani volontari che dalle ore 9 alle 20 percorrono in bici l’area di Agna, a ridosso dell’area rupestre, muniti di binocolo e telefonino.
E’ un lavoro prezioso che si affianca ai 15 volontari, tre delle quali donne, che assicurano gli interventi di spegnimento.
Finora – ha concluso – sono stati una ventina e i risultati sono stati efficaci”.
In un’estate che è stata sostanzialmente almeno nel territorio materano tranquilla e priva di episodi preoccupanti questo ulteriore ed importante servizio risulta quantomai utile: «avevamo provato circa tre anni fa con alcuni campi di un mese in totale un primo servizio di appostamento alla diga di San Giuliano.
Ora questo progetto va avanti sulla Murgia e ci consente di poter cogliere in flagranza episodi che possono essere potenzialmente pericolosi.
Mi piace sottolineare», continua ancora Santantonio, «che solo qualche giorno fa questi ragazzi hanno avvistato dei ragazzini ben più piccoli che stavano tentando di dar fuoco ad una zona della Murgia e sono stati tempestivamente fermati.
Visto che in questi giorni si parla molto di ragazzini che producono questo tipo di danni e che vengono anche colpiti e scoperti, credo sia giusto anche sottolineare il forte attaccamento e l’importante lavoro che fanno questi ragazzi giovani a tutela del territorio».
Un’iniziativa dunque che diventa anche specchio di quello che può essere l’impegno da garantire ai diversi livelli per la tutela del territorio e soprattutto di quelle zone vaste come la Murgia che hanno bisogno di un grande impegno e di una forte energia per poter essere tutelate in maniera adeguata.
I risultati raggiunti, gli avvistamenti di questi mesi di lavoro e anche la consapevolezza di essere riusciti a limitare i rischi e i danni sul territorio costituiscono indubbiamente un piccolo ma significativo risultato che viene raggiunto a tutela del territorio ma soprattutto a dimostrazione della crescita di un senso civico che educa al rispetto di quelle che sono le bellezze che la natura riesce a garantire.
p.quarto@luedi.it
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