CATANZARO – Fabri Fibra in concerto: un diluvio di suoni e parole. Si annuncia il tutto esaurito per l’atteso unico spettacolo in Calabria del rapper Fabri Fibra. L’appuntamento è per questa sera presso l’arena Magna Graecia a Lido col supporto dell’ organizzazione locale firmata “Multychannel”. Il concerto s’inserisce nel cartellone “Una città per cantare” predisposto dall’amministrazione comunale, guidata da Sergio Abramo. Un programma estivo presentato nei giorni e che prevede grandi appuntamenti. Sul palco stasera il più controverso rapper, produttore discografico e scrittore italiano che, a due anni di distanza dalla sua ultima tournèe, è ritornato con forza sulla scena live con il tour “Guerra e Pace” le cui tappe estive toccheranno numerose piazze da nord a sud dello stivale. Già accreditato fino alla prima metà del 2013 con 5 dischi di platino e 2 dischi d’oro per la straordinaria accoglienza ottenuta da pubblico e critica per tutti i suoi lavori, Fabri Fibra all’anagrafe Fabrizio Tarducci, con i vari singoli “Pronti, Partenza, Via!” e “Ring Ring”, estratti dal nuovo album e tra i più trasmessi in moltissime radio, sta spopolando su iTunes, digital store e YouTube. Il successo di “Guerra e Pace” – titolo dell’album premiato con il Disco d’oro per le oltre trentamila copie vendute a cui ha fatto seguito il tour partito l’1 giugno e prodotto da Massimo Levantini per Live Nation – ha riaffermato il primato di un artista da diverso tempo al centro della scena musicale italiana. Da pochi giorni è uscito anche “Panico”, il nuovo estratto dell’album, un ipnotico brano che fa seguito alle hit “Pronti, Partenza, Via!” e “Ring Ring” e che vede la partecipazione di Neffa anche come produttore. Un rapporto di lunga data quello tra Fibra e Neffa. E’ stato proprio Neffa, infatti, per primo in Fibra fin dai tempi dell’album autoprodotto “Turbe Giovanili” del 2001. Ecco l’intervista che il rapper ha rilasciato al Quotidiano della Calabria, alla vigilia dello spettacolo di questa sera all’arena Magna Graecia.
Ma chi è per davvero Fabri Fibra?
«Sono sempre io. Per utilizzare il titolo di un mio pezzo…»
Cosa rappresenta il rap per lei?
«Il rap rappresenta una parte fondamentale della mia vita. Mi ha dato tanto e mi ha preso tanto. Non è solo un lavoro chiaramente, anzi… Penso sempre alle rime, ai giochi di parole, a come dare una forma a quello che vedo e sento intorno a me, a rendere “testo” quello che mi circonda. All’inizio sono stato conquistato dai suoni, dai colori, dai movimenti di questa cosa nuovissima che da noi è arrivata negli anni ’80/’90. Poi ho visto che ero bravo a scrivere dei testi in rima e ho continuato a perfezionarmi. Ormai sono quasi vent’anni che mi appartiene.»
Quali sono i pensieri scomodi?
«Quelli che in molti hanno ma in pochi dicono».
Il suo rapporto con il Cinema?
«Più che col cinema coi film… Non esco molto e non vado volentieri in sala a vedere i film, ma ne guardo moltissimi, soprattutto su Raimovie e ad ore improbabili della notte. Anche quelli più strani e assurdi. Ne guardo davvero tanti, sia italiani che stranieri».
Quanto sono importanti le parole?
«Le parole sono importanti!” Va detto urlando… Per citare Nanni Moretti in Palombella Rossa, visto che parlavamo di cinema».
È vero che tra i suoi scrittori preferiti c’è il Pierpaolo Pasolini di Scritti corsari?
« Sì, me lo aveva consigliato una ragazza che lavora presso la mia casa discografica, per caso. Per alcuni versi, l’ho trovato molto vicino ad un certo mio modo di pensare. Credo che Pasolini fosse un visionario ed alcune sue percezioni sull’Italia all’epoca si siano drammaticamente realizzate».
Cosa le fa paura?
«L’indifferenza».
Non è la prima volta che viene nella nostra regione, cosa si aspetta questa volta? «Sono venuto già diverse volte a suonare qui e la risposta è sempre stata clamorosa. Stavolta spero nella solita calorosissima accoglienza. I ragazzi partecipano molto e il rap è un linguaggio che condividiamo bene assieme. Oltre a volersi divertire i ragazzi si aspettano molto dai miei testi e dalla mia musica e credo che la conoscano ormai piuttosto bene. Sono davvero contento di suonare all’Area Magna Grecia di Catanzaro e di portare il disco nuovo in un contesto simile».