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VENOSA – Per mettere ko l’indifferenza e far vincere la solidarietà , il pluricampione del mondo dei supermassimi e medaglia d’oro alle olimpiadi di Pechino, Roberto Cammarelle, è venuto a Venosa per passare una giornata con i giovani ospiti dell’Istituto dei Padri Trinitari. La solidarietà, infatti, non si dichiara a parole, ma si pratica con azioni concrete.
Ed è stata una giornata speciale con un ospite speciale. Al solo pensiero della visita di un pugile di fama mondiale, i giovani ospiti erano elettrizzati e attendevano con ansia l’incontro con l’illustre atleta. E Roberto Cammarelle non ha deluso le attese dei giovani tifosi del Centro dei Trinitari. Non si è sottratto all’assalto dei ragazzi che chiedevano di tutto: un autografo, un abbraccio, una stretta di mano, una foto. Roberto non è mai salito sul piedistallo di campione e ha avuto sorrisi per tutti. Nel corso della giornata è emersa la grande umanità di un atleta forte fisicamente e tenero di cuore: un campione di sport sul ring e un campione di solidarietà nella vita di tutti i giorni.
“Siamo contenti di avere tra di noi una persona come te, apprezzata in tutto il mondo- ha detto Padre Angelo Cipollone, Direttore del Centro dei Trinitari, nell’accogliere Cammarelle- Oggi siamo meno soli nella lotta contro l’indifferenza e nell’impegno per la solidarietà”. Va ricordato che Cammarelle è impegnato in prima persona per la realizzazione del progetto “Sport senza Frontiere” che mira ad assicurare l’ integrazione sociale e il diritto allo sport a bambini e adolescenti in situazioni di disagio psicologico, sociale, economico, fisico o familiare a forte rischio di emarginazione. Convinto che lo sport assicura benessere psico-fisico, conoscenza di se stessi e sistema di valori e regole, formazione del carattere e opportunità di affermazione, Roberto Cammarelle ha voluto visitare gli impianti sportivi del Centro, fermandosi in particolare in quelli della ippoterapia. “I nostri ragazzi non fanno solo attività di riabilitazione e fisioterapia- ha sottolineato Padre Angelo- Per essere preparati all’ingresso nella vita frequentano laboratori di falegnameria, ceramica, meccanica. In ognuno di questi settori fanno cose meravigliose”.
Per testimoniare l’affetto e il “tifo” dei giovani ospiti del Centro, al campione è stato donato un mosaico e alcuni volumi sull’attività dell’Istituto dei Trinitari di Venosa. “Tutti dobbiamo prepararci con lunghi allenamenti per vincere, migliorandoci e superando limiti e condizionamenti – ha concluso Padre Angelo- Siamo orgogliosi che dalla nostra terra sia nato un campione che può essere d’esempio per tutti”. Va sottolineato che il padre di Roberto, Angelo, è di Rionero, e la madre, Giovanna Caraffa, è di Scalera-Filiano.. Significativa la riflessione fatta da Roberto, che dopo aver alzato le braccia al cielo, in segno di vittoria, a due ospiti dell’Istituto ci ha detto. “I veri campioni sono loro! Devono vincere ogni giorno i pregiudizi di una società che tende ad emarginarli”. In un’atmosfera (elettrizzante per i giovani ospiti ) di dialogo e confronto, Cammarelle ha passato una intera giornata nel Centro dei Trinitari: S. Messa, nella cappellina; aperitivo all’aperto nei giardini; visita ai laboratori e al maneggio.
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