1 minuto per la lettura
CATANZARO – La Polizia ha arrestato ieri sera, Cosimo Damiano Veneziano, 28enne di etnia rom, per evasione dagli arresti domiciliari. Gli agenti si sono recati presso l’abitazione del giovane per un controllo e, secondo quanto contestato, l’hanno visto chiaramente in strada, illuminato dalla luce di un lampione. Accortosi dei poliziotti Veneziano, sempre stando alle accuse, sarebbe scappato rifugiandosi dentro a un palazzo il cui portone è rimasto però aperto, consentendo alle forze dell’ordine di seguirlo rapidamente ed entrare appena in tempo per vedere una porta che si chiudeva. E’ stato poi un altro uomo ad aprire agli agenti che hanno trovato gli abiti di Veneziano ammucchiati sul pavimento e il giovane sotto la doccia con la biancheria intima addosso. L’arrestato ha poi dato la sua versione al giudice spiegando che si stava lavando con le mutande per via del fatto che la porta di quel bagno era rotta e che ci sono delle donne che girano per casa. Una versione non troppo credibile, evidentemente, poichè il giudice monocratico di Catanzaro, Domenico Commodaro, dopo aver convalidato l’arresto di Veneziano ha disposto a suo carico la misura cautelare della custodia in carcere, come richiesto dall’Ufficio di Procura. Si era invece opposto all’applicazione della misura cautelare il difensore di Veneziano, l’avvocato Alessandro Guerriero, che ha infine chiesto un termine per il prosieguo del giudizio direttissimo, rinviato quindi al 21 ottobre quando si svolgerà il rito abbreviato – con sconto di pena di un terzo sulla pena da irrogare in caso di condanna – chiesto dall’imputato.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA