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GIOIA TAURO (RC) – Un arsenale di fucili, tra i quali Kalashnikov e moschetti con sistemi di precisione, e pistole è stato trovato dagli agenti del Commissariato della polizia di Gioia Tauro che hanno arrestato due persone, Salvatore Caratozzolo, di 52 anni, operaio portuale già noto alle forze dell’ordine, e il figlio Gaetano (23), incensurato. In una casa abbandonata nella disponibilità dei due sono stati trovati 6 fucili, 3 pistole, munizioni di vario genere, ma anche circa 2 chilogrammi di marijuana. In particolare gli agenti hanno trovato un fucile kalashnikov munito di tre caricatori, uno dei quali contenente 75 colpi, un moschetto calibro 8 Mauser munito di cannocchiale di precisione, un fucile a pompa di fabbricazione brasiliana calibro 12, un altro moschetto calibro 8 Mauser e altri due fucili da caccia calibro 12 con matricola abrasa, oltre a una pistola di fabbricazione spagnola calibro 6,35, una pistola calibro 7,65 e un revolver Colt calibro 38, tutti con matricola punzonata e poi centinaia di cartucce di vario calibro. “Si tratta – hanno sottolineato il procuratore di Palmi Giuseppe Creazzo e il questore di Reggio Calabria Guido Longo – di un’operazione importantissima non solo perchè ci ha permesso di rinvenire armi micidiali. In particolare il moschetto che, dotato di cannocchiale, può raggiungere un obiettivo anche a distanza di due chilometri e testimonia la pericolosità delle cosche del territorio”. Le armi adesso verranno inviate agli esperti della polizia scientifica per essere sottoposte a perizia balistica e accertare se sono state usate per compiere atti criminali. Sono in corso altre indagini per accertare se i Caratozzolo fossero i custodi per conto terzi delle armi.

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