CATANZARO, 31 LUG – La Dia di Catanzaro ha confiscato beni mobili ed immobili per un valore di un milione di euro ad un presunto affiliato alla ‘ndrangheta, Guglielmo Bonaventura, di 44 anni, sorvegliato speciale, attualmente detenuto.
Guglielmo Bonaventura è il figlio del defunto boss Giovanni, alias ‘zio Giannì, e cugino del pentito Luigi Bonaventura, alias ‘Gnè Gne”.
Guglielmo Bonaventura è stato arrestato nel 2008 nell’operazione Eracles, condotta dalla Dda di Catanzaro, e condannato a 12 anni di reclusione per associazione per delinquere di tipo mafioso. Ha subito, inoltre, una condanna a 20 anni per un omicidio accaduto nel 1991.
I beni confiscati consistono in un’azienda, due appartamenti ubicati in un complesso residenziale estivo, un villino e tre rapporti finanziari.
CATANZARO – La Dia di Catanzaro ha confiscato beni mobili ed immobili per un valore di un milione di euro ad un presunto affiliato alla ‘ndrangheta, Guglielmo Bonaventura, di 44 anni, sorvegliato speciale, attualmente detenuto. Guglielmo Bonaventura è il figlio del defunto boss Giovanni, alias ‘zio Giannì, e cugino del pentito Luigi Bonaventura, alias ‘Gnè Gne”.Guglielmo Bonaventura è stato arrestato nel 2008 nell’operazione Eracles, condotta dalla Dda di Catanzaro, e condannato a 12 anni di reclusione per associazione per delinquere di tipo mafioso. Il 14 febbraio scorso la Corte d’Assise di Catanzaro ha inflitto a Guglielmo Bonaventura venti anni di reclusione per un omicidio compiuto nel 1991, che secondo i giudici – si legge in una nota della Dia di Catanzaro – rappresenta, «…un vero e proprio battesimo di affiliazione cui venne sottoposto il Bonaventura dagli anziani del clan….».
In sintesi, il provvedimento di confisca a cui si è dato esecuzione ha consentito di aggredire: il compendio aziendale “Pescheria Nettuno” di Guglielmo Bonaventura, a Crotone; due appartamenti nel “Residence Capo Piccolo” di Isola Capo Rizzuto (KR); un villino di pregio sul litorale di Crotone; tre rapporti finanziari e due beni mobili registrati.