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COSENZA – Una nuova denuncia è stata presentata dai familiari dell’uomo di 75 anni morto dopo una trasfusione di sangue nell’ospedale di Cosenza. Nella nuova denuncia, dopo quella relativa alle cause del decesso, si chiede di accertare altri reati tra cui l’omessa denuncia da parte di pubblico ufficiale ed incaricato di pubblico servizio, omissione di referto e favoreggiamento. “Quando ci è stata consegnata la salma del nostro povero congiunto – è scritto nella denuncia – ci è stato detto genericamente che la causa della morte era una reazione avversa alla trasfusione e si ometteva completamente di riferire all’autorità giudiziaria quanto accaduto, seppur il fatto avvenuto facesse scattare l’obbligo di comunicazione, senza ritardo, per tutti i sanitari, gli incaricati di pubblico servizio ed i pubblici ufficiali che, a vario titolo, avevano avuto in cura il de cuius e avevano avuto perfetta conoscenza del fatto”. 

Dagli accertamenti è emerso che nella sacca di sangue sono state trovate tracce di sapone contenenti un germe. Il sapone sarebbe quello utilizzato dai medici per lavarsi le mani prima degli interventi. Oltre alla morte dell’anziano settantacinquenne si sarebbero verificati altri due casi ed il primo risaliva a giugno scorso. “E’ evidente – proseguono i familiari nella denuncia – come in noi familiari sorge il tragico ed angoscioso pensiero che se tutti i soggetti preposti avessero tenuto una condotta corretta, diligente e cristallina una volta registrato il primo episodio, probabilmente il decorso ospedaliero del nostro congiunto non avrebbe avuto una conclusione così atroce”.
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