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REGGIO CALABRIA – Il sostituto procuratore di Reggio Calabria, Beatrice Ronchi, ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti del giudice Alberto Cisterna, indagato per il reato di falso con riferimento alle lezioni che avrebbe tenuto negli scorsi anni presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Stando alle indagini, nell’anno accademico 2009-2010, Cisterna avrebbe attestato falsamente nel registro didattico dell’Università di avere svolto regolarmente lezioni anche in alcuni periodi del 2009 e 2010 mentre in realtà si trovava fuori da Reggio Calabria. Si tratta dell’ennesima vicissitudine giudiziaria che investe l’ex numero due della Direzione Nazionale Antimafia. Nel corso degli ultimi anni, Cisterna sarà indagato per corruzione in atti giudiziari sulla scorta delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Nino Lo Giudice. Un’accusa che verrà archiviata su esplicita richiesta della Dda di Reggio Calabria, ma che costerà a Cisterna il trasferimento dalla Dna al ruolo di giudice civile presso il Tribunale di Tivoli. Cisterna è tuttora imputato per il reato di calunnia nei confronti dell’allora dirigente della Squadra Mobile di Reggio Calabria, Luigi Silipo.
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