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Per i sindacati è «ottimale rimanere sulla strada del fitto di ramo d’azienda del Don Uva» di Potenza, ovvero fortemente ancorati al percorso, fino ad oggi condiviso, che vede la Regione, attraverso l’Azienda sanitaria, impegnata direttamente, considerato che non esistono ragioni ostative affinchè l’Asp partecipi al bando di evidenza pubblica di prossima pubblicazione.
È questa in sintesi la posizione espressa dai rappresentanti dei sindacati nel corso della riunione della quarta commissione consiliare permanente.
In particolare, secondo quanto reso noto dall’ufficio stampa del Consiglio, i sindacati chiedono che «la Regione e l’Asp partecipino alla procedura di evidenza pubblica, non pretendendo, certo, che i lavoratori del Don Una diventino lavoratori pubblici, ma che la gestione a carattere privatistico veda una partecipazione del pubblico, sia pure non a maggioranza azionaria ed a gestione diretta”.I consiglieri regionali hanno quindi “ritenuto, per esprimere un parere definitivo sulla questione, di attendere i chiarimenti dell’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano, nella prossima seduta della Commissione, già fissata per lunedì 29 luglio».
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