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BOTRICELLO (Catanzaro) – Dovrà scontare il residuo della pena per l’omicidio del cognato in carcere e non agli arresti domiciliari, dove era finito per le sue condizioni di salute. Così i carabinieri della stazione di Botricello (Catanzaro), hanno tratto in arresto Antonio Scumaci, 52 anni, applicando il provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura generale della Repubblica, ufficio esecuzioni penali, che ha appunto revocato la misura dei domiciliari. L’arrestato è accusato di avere ucciso il cugino, Salvatore Scumaci, il 25 maggio 2008, davanti le rispettive abitazioni, al termine di una lite che sarebbe scaturita per futili motivi, colpendolo ripetutamente con una picozza.
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