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L’ANAS ha aperto al traffico ieri, sulla autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, il nuovo tratto di 4,3 chilometri, in anticipo rispetto al cronoprogramma, tra Lagonegro Sud e Lauria Nord. A questo si aggiungono i 10 chilometri compresi tra gli svincoli di Campotenese e Morano Calabro, nel comune di Morano Calabro, in provincia di Cosenza, ed il tratto autostradale di 2,6 chilometri tra Firmo e Altomonte, posto immediatamente a sud dello svincolo di Firmo/Sibari, che consente i collegamenti con la Sibaritide e, infine. Il totale è di quasi 17 chilometri di nuova autostrada.
All’apertura di Morano Calabro sono intervenuti il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, il Presidente della Provincia di Cosenza, Gerardo Mario Oliverio, il sindaco di Morano Calabro, Francesco Di Leone e l’Amministratore Unico di Anas, Pietro Ciucci.
«Abbiamo ampiamente rispettato il cronoprogramma prefissato – ha dichiarato l’Amministratore Unico di Anas Pietro Ciucci – e, a distanza di qualche settimana, ci ritroviamo nuovamente in Calabria per aprire un altro tratto di nuova autostrada.
Questa inaugurazione – ha precisato Ciucci – è ancor più significativa di altre poichè oggi chiudiamo, con un anno e mezzo di anticipo, un cantiere tra Campotenese e Morano – avviato tre anni fa – tra i più impegnativi dal punto di vista ingegneristico dell’intera autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, caratterizzato da un continuum di viadotti e gallerie». «In questo caso, abbiamo costruito un’autostrada in quota superando dislivelli altimetrici e realizzando, come sul V macrolotto, attraversamenti di vallate e di montagne», ha spiegato Ciucci. In particolare, tra Campotenese e Morano Calabro, sono stati costruiti 15 viadotti (Povella sud, Pollino sud, Forre nord, Cappellazzo nord, Fonte Torone nord, Collilunghi nord, Mazzancollo sud, Rago sud, Pantano del Salice, Caballa sud, Bosco del Monaco sud, Valle Cucina sud, Colloreto sud, Mazzicanino sud e Uscieri sud) per una lunghezza complessiva di oltre 2 chilometri e 5 gallerie (Campotenese sud, Ospedaletto sud, Cillarese Sud, Cerreta sud e Colloreto sud) per una lunghezza complessiva di circa 3 chilometri. Questo tratto si aggiunge a quelli già aperti al traffico in occasione della scorsa stagione estiva, con 9 chilometri in carreggiata nord e 1 chilometri in carreggiata sud, oltre a 1,1 chilometri di nuova autostrada.
L’intero macrolotto 3 parte III, lungo complessivamente circa 11,1 chilometri, rappresenta uno snodo fondamentale soprattutto per i flussi veicolari dell’area del confine calabro-lucano, per gli spostamenti estivi di breve e lunga percorrenza verso le località turistiche della costa tirrenica nonchè per quelli diretti verso la costa jonica e verso il polo archeologico e turistico della Sibaritide. Nello stesso tempo, ne trarrà beneficio il traffico giornaliero diretto a Cosenza.
«L’apertura di questi tratti, che si aggiungono a quelli già resi fruibili ad oggi nella prima parte di luglio – ha spiegato Ciucci – dà piena funzionalità e sicurezza all’infrastruttura, secondo i più moderni standard di progettazione, contribuendo a una ulteriore riduzione dei tempi di percorrenza dell’intera Salerno-Reggio e, in particolare, del traffico di lunga percorrenza diretto a Reggio Calabria e in Sicilia».
«La partecipazione e l’attenzione delle Istituzioni verso il nostro lavoro – ha concluso l’Amministratore Unico dell’Anas Pietro Ciucci – è un ulteriore sprone per perseguire quell’obiettivo “sfidante” che l’Anas si è prefissata: completare tutti i lavori, finanziati e già avviati, sulla nuova autostrada A3 entro la fine del 2013.
Infatti, oltre ai 25 chilometri aperti a tutt’oggi dall’inizio dell’anno sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, ulteriori 23 nuovi chilometri saranno aperti entro la fine del mese di luglio, rispettando l’impegno assunto, prima dell’avvio dell’esodo estivo».
Ma il problema c’è ed è anche complesso: non ci sono i soldi per finanziare il resto dell’opera, o meglio, il governo dovrà trovarli il prima possibile altrimenti i lavori si fermeranno fino a quando non si tireranno dal cilindro altri 3 miliardi di euro. Una cifra che adesso il governo non può reggere, per questo si è pensato alla divisione dei lotti sulla base delle priorità.
v.panettieri@luedi.it
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