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MATERA – Parlare di maretta è poco. Il Partito Democratico della provincia di Matera è in subbuglio. La revoca della delega all’assessore Giovanna Vizziello da parte del presidente della Provincia, Franco Stella non è stata digerita. E il malessere appare evidente anche il giorno dopo. Una decisione sul da farsi sarà presa domani con la segreteria provinciale che si riunirà nel primo pomeriggio e affronterà la questione. I venti che spingono verso una rottura non mancano, si erano già manifestati nei giorni scorsi anche perchè che Stella meditasse una decisione del genere non è affatto una novità.
Malgrado non si pensava che potesse arrivare in tempi così rapidi e che davvero ci si ritrovasse in questa situazione. Ora, come spesso succede, sbrogliare la matassa, risulta più che mai complicato. Poche parole vengono usate per commentare lo stato di fatto dal segretario provinciale del Pd, Pasquale Bellitti: «è vero che qualcosa di serio è successo. Domani parlerò con il gruppo consiliare e con la segreteria e decideremo il da farsi nel rispetto di tutti e con il senso di responsabilità che il Pd ha finora sempre dimostrato».
Ovviamente il segretario provinciale del Partito non va oltre. In realtà le spinte che già ci sono state e che ci sono vanno anche, qualcuno dice soprattutto, in una direzione diversa opposta rispetto alla scelta di Stella. Insomma il rischio della rottura c’è, è concreto ma il Pd dovrà mettere d’accordo prima sè stesso. E’ per questo che un passaggio fondamentale sarà il confronto non solo nella segreteria ma anche con il gruppo consiliare. Oggi è facile immaginare che ci possa essere una spaccatura anche tra i consiglieri, non tutti accetterebbero una decisione forte nei confronti del presidente della Provincia. E forse Stella, da ottimo stratega, conta proprio su questo per continuare a portare avanti l’Amministrazione nelle prossime settimane.
Di sicuro la questione che certo non appassiona da un punto di vista dei cittadini visti i tanti problemi che ci sono, costituisce comunque un esempio di incomunicabilità della politica che non dà, comunque la si pensi, un bell’esempio del proprio comportamento.
Le scelte da fare nei prossimi giorni toccheranno al gruppo consiliare (anche perchè sono quelli i voti che pesano in Consiglio), alla segreteria provinciale e direttamente a Bellitti.
L’impressione è che si vada verso una situazione paradossale con la quale Stella riesce, (impresa non difficile), con una semplice decisione a produrre l’ennesima divisione interna al Partito Democratico materano. Improbabile infatti una posizione unitaria di tutto il gruppo consiliare.
Allora è possibile che si vada ad una sorta di compromesso politico che tenga in piedi l’Amministrazione ma con una giunta monca e con un Pd che si avventuri in una sorta di appoggio esterno tenendo fuori anche l’altro esponente in giunta, Garbellano. Siamo, naturalmente, nel capo delle ipotesi ma la via appare molto stretta. L’approfondimento voluto da Bellitti ed il confronto interno ripartirà ufficialmente domani ma c’è da giurarlo che già in queste ore e senza alcuna tregua ci siano una serie di telefonate e di prese di posizione che si vadano facendo spazio.
Di certo gli ultimi mesi di legislatura alla Provincia di Matera non saranno dei più semplici anzi si annunciano a dir poco accidentati. E non è detto poi che una conclusione anticipata della legislatura non sia il vero obiettivo di tutti. Del resto il futuro delle Province è in bilico, le elezioni regionali sono alle porte e forse tutti, ma proprio tutti, a cominciare da Stella fino allo stesso Partito Democratico preferirebbero concentrarsi su altro. La Provincia politicamente non sembra destare lo stesso interesse della Regione e ha un futuro molto più incerto.
p.quarto@luedi.it
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