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«Il caso Calderoli? Per me non esiste. E’ come se non si fosse mai aperto». Così il ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge, stamane a Matera per partecipare al festival della Libera Circolazione, ha risposto ai cronisti che le chiedevano un commento sul caso che l’ha vista protagonista nell’ultima settimana.

La Kyenge ha preferito ricordare il suo impegno sullo “ius soli” (il diritto di cittadinanza per gli immigrati), un tema sul quale, a suo dire, la Camera sta lavorando bene. Giunta, con due auto di scorta, intorno alle 10, a Palazzo Lanfranchi, il ministro è stato accolto dal sindaco di Matera Nicola Adduce e dal viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico. Prima di entrare nella sala dove si svolge il convegno, la Kyenge (alla sua seconda visita, in pochi mesi, a Matera) ha voluto che Adduce e Bubbico gli illustrassero la storia del palazzo, uno dei più antichi e prestigiosi della città, e soprattutto ha voluto notizie del recupero dei Sassi. 

«Come procedono i lavori di riqualificazione? – ha chiesto ad Adduce –.  Chi vi abita? E le Chiese rupestri?». Dopo il convegno il ministro si fermerà per colazione a Matera, in un ristorante ai Sassi. Poi, dopo una visita alla città, partirà alla volta di Potenza.

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