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ROMA – La Squadra Mobile di Roma ha fatto irruzione all’interno di un box trovando un vero e proprio arsenale riconducibile al killer della ‘ndrangheta arrestato tre giorni fa per l’omicidio di Vincenzo Femia. Il lavoro investigativo svolto dalla Squadra Mobile di Roma nelle ore immediatamente successive all’arresto di Gianni Cretarola, autore dell’omicidio di Vincenzo Femia, ha consentito, infatti, di risalire ad un box che di via di Torrevecchia nella disponibilità dell’uomo, che lo aveva affittato utilizzando documenti falsi. Nel corso dell’irruzione i poliziotti della Squadra Mobile hanno trovato una vera e propria “santa barbara”: sei pistole, un fucile, una notevole quantità di munizionamento dello stesso calibro della armi utilizzate sul luogo dell’eccidio, un giubbotto antiproiettile, un passamontagna, uno scooter, rubato circa un anno fa, con caschi integrali. Sono in corso accertamenti degli investigatori per verificare se tra le armi sequestrate ci sia anche l’arma che ha ucciso nel gennaio scorso Femia, oppure se sono state utilizzate per altri omicidi.
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