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MATERA – La Regione stanzia un milione e mezzo per promuovere progetti che esaltino i tratti comuni di Europa e Mediterraneo e rinnovare le modalità stesse di accesso del pubblico alla cultura. Obiettivo: innescare azioni che generino “attività legate a uno sviluppo culturale e sociale non effimero di Matera e del suo territorio.
Il secondo atto integrativo dell’Accordo di Programma Quadro per “Matera 2019” capitale europea della cultura, varato ieri dalla Giunta su proposta del presidente Vito De Filippo affida al Comitato “Matera 2019” (di cui, con la Regione fanno parte i Comuni di Matera e Potenza, Province, Camera di commercio e Università) il compito – una sfida la definisce De Filippo – di “dare a Matera la possibilità di diventare uno dei principali territori attrattivi d’Italia”.
Il primo passo è la costruzione del dossier di candidatura che dovrà caratterizzarsi per “la forte dimensione europea e un dinamismo culturale che esalti l’identità di Matera”.
Nasce a questo scopo “Materadio” il festival trasmesso da Rai Radio 3 che sarà focalizzato su coproduzioni europee – lucane. Saranno quindi promossi progetti, su base europea, ad alto contenuto creativo e tecnologico per dare a risposta a problemi urbani come la scarsità di acqua o di energia. E si punta sull’arte, con un occhio ai talenti le cui esperienze “siano collegabili agli standard internazionali”. “Il dossier – aggiunge De Filippo – ci aiuterà anche a definire le politiche del territorio dei prossimi anni e a individuare le strategie per un rafforzamento dei settori della cultura, del turismo, dell’innovazione tecnologica. La permanenza degli artisti che saranno ospitati nei centri per la creatività e in altri spazi rientra sicuramente nel processo di affermazione di Matera e della Basilicata quale luogo di coproduzione culturale europea”.
Per il sindaco di Matera (e presidente del Comitato Matera 2019) Salvatore Adduce, questo secondo atto integrativo dell’Accordo di Programma Quadro per “Matera 2019”dimostra “la volontà unanime di tutte le istituzioni”. ”Il sostegno di tante personalità della cultura e dell’arte, il contributo di associazioni e gruppi di cittadini sono alla base della sfida che Matera e l’intera Basilicata hanno lanciato. Quest’atto ci consentirà di partire per il rush finale verso la presentazione del dossier al Ministero in programma il 20 settembre”. Quindi un ringraziamento al presidente della Regione ”per aver ricercato con determinazione, insieme alla giunta e ai dirigenti regionali, la soluzione più idonea per sostenere il corposo programma presentato dal cda del Comitato MT 2019”. “La predisposizione del dossier non è un atto burocratico- continua Adduce -. Al contrario costituisce un banco di prova della capacità della città di Matera di saper indicare obiettivi per lo sviluppo in una visione strategica capace di connettersi alle migliori e virtuose pratiche europee. E il documento (che impegna anche il ministero per lo sviluppo economico) si muove nella stessa direzione. Non è solo un atto finanziario, è un programma di cose da fare, di iniziative culturali e sociali da realizzare nell’interesse generale dei materani e dei lucani. Oggi Matera fa un altro grande passo in avanti verso la tappa della presentazione del dossier. Ora è necessario che si proceda rapidamente con gli atti successivi a dare attuazione a quanto deliberato”.
La Regione , secondo l’assessore alle Infrastrutture, Luca Braia, mostra di voler puntare sulla città dei Sassi “come immagine trainante di una regione che vuole costruire intorno alla cultura, alle tradizioni ed al territorio un sistema turistico ed economico in grado di competere con altri sistemi italiani ed internazionali. Insomma: c’è stato un coinvolgimento convinto e crescente nonscontato in una regione si è contraddistinta per individualismo e sterile campanilismo”.
A questo percorso di candidatura, continua Braia, il Dipartimento infrastrutture (che ha approvato per Matera l’accordo di programma per 18 interventi di riqualificazione con 25 milioni di fondi Fsc, “parteciperà organizzando un evento internazionale che vedrà coinvolte 52 città che hanno già aderito al progetto mondiale dell’Onu sulla “Resilienza” ovvero sulla capacita di costruire territori ed aggregati urbani in grado di resistere più e meglio ai disastri naturali. Cultura è anche senso civico e rispetto dell’ambiente”.
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