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La maggiore età del Pollino Music Festival,
un destino di successi segnato dal primo ascolto
Dal 2 al 4 agosto con Africa Unite, Tre Allegri Ragazzi Morti
e Management del Dolore Post-Operatorio
 
Il Pollino Music Festival diventa maggiorenne e per spegnere le 18 candeline ha chiamato accanto a sé grandi nomi della buona musica indipendente italiana che, dal 2 al 4 agosto, saliranno sul palco di San Severino Lucano, in pieno centro storico, per proseguire il cammino sulla strada dell’arte e della natura intrapreso dal PMF nel 1996.
 
Africa Unite, Tre Allegri Ragazzi Morti e Management del Dolore Post-Operatorio, saranno loro, insieme a numerose band emergenti, a scrivere la partitura del Pollino Music Festival 2013 che, come ogni anno, propone anche una serie di attività collaterali, tra cui mostre, laboratori, presentazioni di libri, escursioni e attività ludico-sportive.
 
Dopo l’anteprima in programma giovedì 1 agosto a Valsinni, il festival si apre ufficialmente venerdì 2 agosto con Le Fucine Vulcaniche, associazione bolognese che animerà il centro storico del borgo lucano con giocoleria di fuoco, percussioni, truccabimbi, trampolieri, spettacoli di teatro, capoeira e ciclo-fucina.
 
La musica si accenderà sabato 3 agosto con tre band lucane: Valerio Zito, cantautore con un passato di copywriter in note agenzie nazionali, gli Aeguana Way, freschi della partecipazione al concerto del Primo Maggio a Roma e gli Avast, che a luglio saranno all’Arezzo Wave Love Festival, dopo aver vinto ad aprile le selezioni regionali dell’omonimo concorso.
 
Guest star della prima serata di musica, direttamente dal “giardino dei fantasmi”, i Tre allegri ragazzi morti, che alla platea del Pollino Music Festival regaleranno la loro musica alternative-rock ma non la loro immagine, ben celata, come sempre, dietro le famose maschere-teschio divenute feticcio. Prima di loro i Management del Dolore Post-Operatorio che, dopo le polemiche provocate al Concertone in Piazza San Giovanni, indosseranno le vesti dei giullari per portare la loro teatralità ed ironia nella piazza lucana.
 
Domenica 4 agosto, a 10 anni di distanza, tornano sul palco di San Severino Lucano gli Africa Unite, la più quotata reggae band dello stivale che farà tappa in Basilicata con il suo speciale tour “Babilonia e Poesia”; un evento forse irripetibile che vedrà protagonista la storica formazione del 1993 – Bunna, Madaski, Papa Nico, Sergio Pollone, Max Casacci, Gianluca “Cato” Senatore e Paolo “The Angelo” Parpaglione – con gli stessi strumenti dell’epoca e la promessa di far rivivere le stesse sensazioni. Ma attenzione a non chiamarla reunion!
Ad anticiparli sul palco, l’esuberante cantautrice pugliese Roberta Carrieri, il trio femminile delle TreesTakeLife, con le loro teneri ballate e voci sognanti e la reggae band lucana Basiliski Roots. La terza e ultima giornata del Pollino Music Festival suonerà anche al ritmo del Brasile nell’ambito del Brasilicata Tour, edizione lucana del festival carioca EspiritoMundo che, direttamente dall’America Latina, porterà a San Severino Lucano la Compagnia di danza conteporanea Cia Soma Danca, il writer/rapper Fikore e la band Cidade do Reggae.
 
“Come lo scorso anno, per fronteggiare il momento di evidente crisi, abbiamo rinunciato alla tradizionale location del Campo sportivo per spostarci nel centro abitato, attraverso un ridimensionamento intelligente del festival che non ha però intaccato la qualità e la validità del cast artistico, ampliando, peraltro, lo spettro delle attività parallele ai concerti. Tuttavia – spiega Nico Ferri, direttore del PMF– sarebbe riduttivo attribuire esclusivamente alla congiuntura economica tutte le difficoltà che i festival musicali come il nostro incontrano. La verità è che si fa fatica ad operare all’interno di un sistema culturale e turistico incerto, che sembra non valutare come risorse, e quindi come iniziative da consolidare, le produzioni storiche come il Pollino Music Festival”.
 
Il Pollino Music Festival è realizzato in collaborazione tra l’Amministrazione Comunale di San Severino Lucano e l’Associazione Culturale Multietnica di Potenza, che ne cura la progettazione, l’organizzazione e la direzione artistica. L’ingresso a tutti gli spettacoli è gratuito. Come sempre sarà disponibile un’area attrezzata per il campeggio libero. La XVIII edizione dell’evento, in collaborazione con la rivista Al Parco, ridurrà l’impatto antropico con la piantumazione, in Basilicata, di alberi autoctoni che avranno un’etichetta personalizzata con i nomi degli artisti che hanno partecipato all’edizione 2013 del Festival. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.pollinomusicfestival.it e sulla pagina facebook “Pollino Music Festival”.

Il Pollino Music festival (l’evento realizzato in collaborazione tra l’amministrazione comunale di San Severino Lucano e l’associazione culturale Multietnica di Potenza) compie 18 anni. E con la maggiore età propone un cartellone niente male, pronto a richiamare – come da tradizione – migliaia di appassionati non solo dal circondario. 

 

Dal 2 al 4 agosto nel cuore del Pollino, a San Severino lucano, si alterneranno Africa Unite, Tre Allegri Ragazzi Mortie Management del Dolore Post-Operatorio, grandi nomi della buona musica indipendente italiana.

Con loro ci saranno anche numerose band emergenti: Pollino Music Festival 2013, come ogni anno, propone anche una serie di attività collaterali, tra cui mostre, laboratori, presentazioni di libri, escursioni e attività ludico-sportive. 

Dopo l’anteprima in programma giovedì 1 agosto a Valsinni, il festival si apre ufficialmente venerdì 2 agosto con Le Fucine Vulcaniche, associazione bolognese che animerà il centro storico del borgo lucano con giocoleria di fuoco, percussioni, truccabimbi, trampolieri, spettacoli di teatro, capoeira e ciclo-fucina. 

La musica si accenderà sabato 3 agosto con tre band lucane: Valerio Zito, cantautore con un passato di copywriter in note agenzie nazionali, gli Aeguana Way, freschi della partecipazione al concerto del Primo Maggio a Roma e gli Avast, che a luglio saranno all’Arezzo Wave Love Festival, dopo aver vinto ad aprile le selezioni regionali dell’omonimo concorso. Guest star della prima serata di musica, direttamente dal “giardino dei fantasmi”, i Tre allegri ragazzi morti, che alla platea del Pollino Music Festival regaleranno la loro musica alternative-rock ma non la loro immagine, ben celata, come sempre, dietro le famose maschere-teschio divenute feticcio. Prima di loro i Management del Dolore Post-Operatorio che, dopo le polemiche provocate al Concertone in Piazza San Giovanni, indosseranno le vesti dei giullari per portare la loro teatralità ed ironia nella piazza lucana. 

Domenica 4 agosto, a 10 anni di distanza, tornano sul palco di San Severino Lucano gli Africa Unite, la più quotata reggae band dello stivale che farà tappa in Basilicata con il suo speciale tour “Babilonia e Poesia”; un evento forse irripetibile che vedrà protagonista la storica formazione del 1993 – Bunna, Madaski, Papa Nico, Sergio Pollone, Max Casacci, Gianluca “Cato” Senatore e Paolo “The Angelo” Parpaglione – con gli stessi strumenti dell’epoca e la promessa di far rivivere le stesse sensazioni. Ad anticiparli sul palco, l’esuberante cantautrice pugliese Roberta Carrieri, il trio femminile delle TreesTakeLife, con le loro teneri ballate e voci sognanti e la reggae band lucana Basiliski Roots. Ancora, dal festival carioca EspiritoMundo arriveranno a San Severino Lucano la Compagnia di danza conteporanea Cia Soma Danca, il writer/rapper Fikore e la band Cidade do Reggae. 

«Come lo scorso anno, per fronteggiare il momento di evidente crisi, abbiamo rinunciato alla tradizionale location del Campo sportivo per spostarci nel centro abitato, attraverso un ridimensionamento intelligente del festival che non ha però intaccato la qualità e la validità del cast artistico, ampliando, peraltro, lo spettro delle attività parallele ai concerti. Tuttavia – spiega Nico Ferri, direttore del PMF– sarebbe riduttivo attribuire esclusivamente alla congiuntura economica tutte le difficoltà che i festival musicali come il nostro incontrano. La verità è che si fa fatica ad operare all’interno di un sistema culturale e turistico incerto, che sembra non valutare come risorse, e quindi come iniziative da consolidare, le produzioni storiche come il Pollino Music Festival». 

 

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