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UNA passeggiata in bici che è costata tantissimo ad Alfonso Reda. La mattina del 10 luglio 2012 Reda, che è un noto fisiatra, ha imbracciato la bici, ha indossato il caschetto protettivo e ha imboccato la Strada Provinciale che dalla Frazione Donnici Superiore conduce verso Cosenza, quando improvvisamente finiva in una serie di buche (assolutamente non segnalate) perdendo il controllo della bici, saltellando e sbalzando sul suolo dissestato, sino a cadere rovinosamente per terra, impattando con il capo sull’asfalto e strisciando con il viso sulla sede stradale. Un incidente terribile che ha provocato al malcapitato, dopo un ricovero d’urgenza presso l’Unità Spinale Unipolare dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, una paralisi semi-totale.
Per questo evento la Procura della Repubblica ha indagato tre funzionari della Provincia che erano i responsabili della manutenzione del tratto in questione. Ieri si è svolta la prima udienza durante la quale il giudice ha chiesto alel parti di trovare un accordo extragiudiziale. In particolare sono stati gli avvocati dell’ente Provincia che hanno garantito un loro intervento per arrivare ad una composizione bonaria della causa. L’avvocato difensore del fisiatra, Eugenio Bisceglia, si mostra scettico verso una simile soluzione. Questo perchè la Provincia di Cosenza non è coperta di assicurazione rispetto a questo tipo di eventi. «Mi chiedo perchè mai – dice l’avvocato Bisceglia – mentre il Governo obbliga i professionisti ad assicurarsi, i nostri enti locali siano sprovvisti di assicurazione».
Il problema non riguarda solo la Provincia, ma diversi Comuni, fra cui quello di Cosenza. Da Palazzo dei Bruzi ci hanno spiegato che nessuna compagnia assicurativa si è resa disponibile, se non a condizioni davvero onerose, a coprire il Comune. Questo non dipende tanto dalle difficili condizioni del nostro manto stradale e dai marciapiedi, ma anche dal fatto che in passato si sono registrati diversi episodi spiacevoli, ai limiti della truffa.
Molti cittadini, infortunatisi in tutte altre occasioni, magari in una partita di calcetto fra amici, si facevano refertare in ospedale e poi presentavano il conto al Comune sostenendo di essere inciampati in una mattonella sconnessa. Quando c’era l’assicurazione il rimborso avveniva e si facevano rimborsare il danno dall’assicurazione.
Il ricorso invece al tribunale scoraggia questo tipo di iniziative, visto che i tempi di pagamento sono tutt’altro che celeri.
Se questo meccanismo però fa da argine ai soliti furbetti è sicuramente penalizzante per chi invece subisce sul serio un danno. Soprattutto per i più anziani o sbadati camminare sui marciapiedi che abbiamo oggi rischia di diventare pericoloso, Certo l’ideale sarebbe che i marciapiedi fossero tutti a posto e le strade asfaltate, ma in tempi come questi è come chiedere la luna ai nostri enti locali. Basta girare un po’ per il territorio per rendersene conto.
Tornando allo sfortunato protagonista della vicenda l’udienza riprenderà il prossimo 24 luglio, quando la Provincia dovrà pronunciarsi su un’ipotetico accordo. Altrimenti si andrà avanti col processo.

COSENZA – Una passeggiata in bici che è costata tantissimo ad Alfonso Reda. La mattina del 10 luglio 2012 Reda, che è un noto fisiatra, ha imbracciato la bici, ha indossato il caschetto protettivo e ha imboccato la Strada Provinciale che dalla Frazione Donnici Superiore conduce verso Cosenza, quando improvvisamente finiva in una serie di buche (assolutamente non segnalate) perdendo il controllo della bici, saltellando e sbalzando sul suolo dissestato, sino a cadere rovinosamente per terra, impattando con il capo sull’asfalto e strisciando con il viso sulla sede stradale. Un incidente terribile che ha provocato al malcapitato, dopo un ricovero d’urgenza presso l’Unità Spinale Unipolare dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, una paralisi semi-totale.

Per questo evento la Procura della Repubblica ha indagato tre funzionari della Provincia che erano i responsabili della manutenzione del tratto in questione. Ieri si è svolta la prima udienza durante la quale il giudice ha chiesto alel parti di trovare un accordo extragiudiziale. In particolare sono stati gli avvocati dell’ente Provincia che hanno garantito un loro intervento per arrivare ad una composizione bonaria della causa. L’avvocato difensore del fisiatra, Eugenio Bisceglia, si mostra scettico verso una simile soluzione. Questo perchè la Provincia di Cosenza non è coperta di assicurazione rispetto a questo tipo di eventi. «Mi chiedo perchè mai – dice l’avvocato Bisceglia – mentre il Governo obbliga i professionisti ad assicurarsi, i nostri enti locali siano sprovvisti di assicurazione».

Il problema non riguarda solo la Provincia, ma diversi Comuni, fra cui quello di Cosenza. Da Palazzo dei Bruzi ci hanno spiegato che nessuna compagnia assicurativa si è resa disponibile, se non a condizioni davvero onerose, a coprire il Comune. Questo non dipende tanto dalle difficili condizioni del nostro manto stradale e dai marciapiedi, ma anche dal fatto che in passato si sono registrati diversi episodi spiacevoli, ai limiti della truffa. Molti cittadini, infortunatisi in tutte altre occasioni, magari in una partita di calcetto fra amici, si facevano refertare in ospedale e poi presentavano il conto al Comune sostenendo di essere inciampati in una mattonella sconnessa. Quando c’era l’assicurazione il rimborso avveniva e si facevano rimborsare il danno dall’assicurazione. Il ricorso invece al tribunale scoraggia questo tipo di iniziative, visto che i tempi di pagamento sono tutt’altro che celeri.

Se questo meccanismo però fa da argine ai soliti furbetti è sicuramente penalizzante per chi invece subisce sul serio un danno. Soprattutto per i più anziani o sbadati camminare sui marciapiedi che abbiamo oggi rischia di diventare pericoloso, Certo l’ideale sarebbe che i marciapiedi fossero tutti a posto e le strade asfaltate, ma in tempi come questi è come chiedere la luna ai nostri enti locali. Basta girare un po’ per il territorio per rendersene conto.Tornando allo sfortunato protagonista della vicenda l’udienza riprenderà il prossimo 24 luglio, quando la Provincia dovrà pronunciarsi su un’ipotetico accordo. Altrimenti si andrà avanti col processo.

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