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CATANZARO – Scoppia la crisi nel mondo della scuola calabrese. Ad accendere la miccia che porta alla deflagrazione della tensione tra il mondo istituzionale e quello sindacale sono i protagonisti di quest’ultimo. I sindacati, infatti, con una nota congiunta annunciano la decisione di interrompere le relazioni sindacali con l’Ufficio scolastico regionale della Calabria e, altresì, chiedono l’intervento del Ministero, il tutto come reazione «all’atteggiamento del direttore regionale Francesco Mercurio». 

A rendere nota la decisione che segna una vera e propria frattura nel mondo scolastico calabrese sono Gianfranco Trotta (Flc-Cgil), Ennio Guzzo (Cisl-Scuola), Antonio Vacatello (Uil-Scuola), Giuseppe De Biase (Snals-Confasal), Nino Tindiglia (Gilda) e Francesco Scopacasa (Anp) che annunciano all’opinione pubblica ciò che già avevano comunicato al responsabile dell’Ufficio scolastico regionale e cioè che è giunto il momento di mettere un punto a tutto. 
«Di fronte all’ennesimo comportamento del direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Francesco Mercurio, che denota una visione privatistica della cosa pubblica – asseriscono i rappresentati sindacali delle varie componenti scolastiche – un comportamento che travalica notevolmente i limiti delle corrette relazioni sindacali, del ruolo dirigenziale per una corretta e trasparente amministrazione» ai sindacati non resta che «esprimere sconcerto e forte preoccupazione». 
Il nodo della questione, fanno sapere sempre i sindacalisti, starebbe tutto in un decreto del 30 aprile 2013 a firma di Mercurio «di cui – spiegano – non v’è traccia di informativa e di pubblicazione» e attraverso il quale «viene costituito un fantomatico ‘Comitato regionale per il Coordinamento funzionale del Sistema Nazionale di Valutazione’ i cui componenti vengono scelti dal direttore senza che il decreto stesso venga reso pubblico, insomma – accusano i sindacati – una sorta di coordinamento ‘ombra’».
Per capirci tale Comitato regionale di coordinamento nasce in ossequio e in funzione della recente riforma nazionale che istituisce il sistema di valutazione del mondo dell’istruzione (sistema che sarà poi concretamente affidato ad organismi nazionali, almeno allo stato attuale della normativa) attraverso il quale sarà possibile procedere ad una valutazione completa del funzionamento degli istituti, dell’impiego delle risorse economiche, dell’operato del nucleo dirigenziale e, più in generale, dell’intero funzionamento dell’universo scolastico.
Inoltre, ciò che lascia perplessi i sindacati sono anche «il ruolo e le funzioni attribuite al coordinamento» che «connotano una non corretta e conclamata incoerenza del ruolo, delle funzioni del direttore Mercurio il quale pensa ed opera come se fosse il padrone della scuola calabrese tanto da non dover rendere conto e dare pubblicità ai propri decreti». 
In chiusura, «con la fermezza e determinazione che si richiede in questi casi – proseguono i sindacati – ricordiamo che viviamo ed operiamo in un sistema democratico in cui esistono regole e procedure che tutti devono rispettare, anche Mercurio». Conseguenza di ciò è che i sindacati «interrompono, con effetto immediato, le relazioni sindacali con l’Ufficio scolastico regionale e chiedono, per il tramite delle segreterie nazionali di categoria, un incontro urgente al Ministero della Pubblica Istruzione».
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