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ROSSANO – Il consiglio comunale rossanese, che si è riunito ieri per l’adozione del Psa, ha espresso la propria solidarietà al consigliere comunale Ivan Nicoletti, coinvolto nell’operazione “Stop” e sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Durante la seduta nella fila della maggioranza, la poltroncina di Nicoletti è rimasta vuota. Il presidente dell’assise civica Vincenzo Scarcello ha aperto il dibattito affermando: «Le forze dell’ordine hanno compiuto una grossa operazione in cui è stato coinvolto un nostro consigliere e le ringrazio per il loro operato di difesa del territorio. L’accaduto però mortifica e rattrista il consiglio. Esprimo fiducia alle forze dell’ordine e sono sicuro che la verità verrà a galla e prenderemo contezza della realtà. Esprimo vicinanza al consigliere Nicoletti, convinto che in breve tempo riuscirà a dimostrare la propria estraneità ai fatti». Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Giuseppe Antoniotti che ha dichiarato: «E’ prematuro esprimere delle considerazioni in corso d’indagine. Siamo fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso». Anche il primo cittadino esprime vicinanza a Nicoletti: «Siamo vicini al consigliere. Provo amarezza solo per le illazioni che sto leggendo in queste ore. Si tenta di minare l’onorabilità dell’amministrazione comunale e del consiglio. Difenderò l’onorabilità di questa assise da chi vuole infangarla». L’opposizione consiliare si è aggregata agli interventi della maggioranza, il consigliere Leonardo Trento nel suo intervento ha dichiarato: «Bisogna evitare lo sciacallaggio, sono sicuro che il consigliere Nicoletti saprà dimostrare la propria estraneità dai fatti».
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