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COSENZA – Nel deposito di stoccaggio c’erano 50mila litri di birra nei fusti pronti a essere immessi sul mercato di bar e locali pubblici calabresi, che avevano oltrepassato da tempo la data di scadenza. Lo hanno scoperto i carabinieri del Nas, che nelle ultime settimane hanno compiuto una serie di controlli nel cosentino per assicurare la sicurezza alimentare. Un tour di ispezioni, che hanno permesso di verificare lo stato di conservazione degli alimenti, le condizioni gienico-sanitarie dei locali, il possesso delle autorizzazioni, il rispetto della normativa sulla tracciabilità dei prodotti. 

Durante una delle verifiche, i militari si sono imbattuti in un deposito nel quale un ingente numero di fusti di birra, destinati alla somministrazione “alla spina” presso attività di ristorazione calabresi, con termine di conservazione scaduto da diversi mesi e posti in promiscuità con confezioni di bevande tuttora validi. Nello stesso complesso, i carabinieri hanno verificato che l’area di stoccaggio bevande all’ingrosso della provincia era interessata  da lavori di ristrutturazione in corso, che avevano causato la presenza di polvere e calcinacci diffusi nell’intero ambiente

I militari del Nucleo anti sofisticazioni hanno sequestrato infatti 50mila litri di birra, chiuso sanitariamente la porzione di deposito non idonea dal punto di vista strutturale e segnalato il legale responsabile dell’ingrosso all’Azienda Sanitaria Provinciale.

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