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VIBO VALENTIA – Rigettato dal Tar il ricorso proposto dalla «Elmecont Elettromeccanica e Controllo srl» di Maierato, in provincia di Vibo Valentia, contro il Ministero dello Sviluppo economico e la Prefettura di Vibo Valentia. Restano dunque revocati i contributi in precedenza concessi all’impresa di Michele Lico, attuale presidente della Camera di Commercio di Vibo Valentia, e resta confermata nei confronti delle sue imprese l’interdizione antimafia disposta dalla Prefettura di Vibo. Il Tar ha stabilito in sentenza la validità delle informative antimafia in quanto dalle stesse risulta che «l’amministratore unico della ditta beneficiaria, Lico Michele Roberto, risulta indagato dalla Dda per favoreggiamento personale aggravato al fine di agevolare l’attività delle associazioni di tipo mafioso». Da altra informativa per il Tar risulta inoltre che nei cantieri di altra ditta di Michele Lico il «Gruppo provinciale Interforze» con relazione del 24 maggio 2011 ha evidenziato il pericolo di condizionamenti mafiosi in capo alla ditta appaltatrice in quanto nel cantiere risulta «accertata la presenza di ditte fornitrici di materiali collegate a sodalizi criminali quali la cosca dei Lo Bianco di Vivo Valentia e la cosca Anello di Filadelfia». Infine, Michele Lico, secondo il Tar, «è stato denunciato il 10 aprile 2009 dal Noe di Catanzaro per attività di gestione di rifiuti non autorizzata»
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