4 minuti per la lettura
ROCCELLA JONICA – Ennesimo sbarco nella notte sulla costa jonica reggina e questa volta il fatto di cronaca potrebbe trasformarsi in un vero e proprio caso politico innescato dalle polemiche della Lega che punta il dito contro il ministro dell’Integrazione Cècile Kyenge considerata responsabile in senso lato degli sbarchi per via della proposta di istituire lo ius soli.
L’allarme per lo sbarco è scattato nella notte quando un passante ha avvisato la Capitaneria di Roccella Ionica che il barcone a vela era fermo a qualche decina di metri da riva. Sul posto è intervenuta una motovedetta della Guardia costiera che ha individuato il natante. Nonostante la distanza di pochi metri dalla riva, i militari della Guardia costiera, vista l’altezza dei fondali e la presenza a bordo di donne e soprattutto di minori, con le condizioni del mare che non avrebbero consentito a tutti di raggiungere la costa in sicurezza, hanno deciso di trasbordare gli immigrati a bordo della motovedetta, che all’alba ha raggiunto il porto di Roccella Jonica. Dai primi accertamenti, è emerso che i migranti sarebbero partiti cinque giorni fa dalle coste turche.
LA POLEMICA. «Dopo le promesse della Kyenge sullo ius soli, è partita la ‘tratta’ dei bambini». Questo il nuovo affondo della Lega contro il ministro per l’Integrazione. A lanciare l’attacco sono stati il deputato Nicola Molteni, capogruppo in commissione Giustizia, e il responsabile Sicurezza Manes Bernardini, che hanno aperto la polemica sulla base dei numeri dello sbarco di Bianco dove sono stati identificati 49 bambini e 23 donne. Sul tema Molteni spiega di aver presentato un’interrogazione ai ministri dell’Interno e dell’Integrazione, a cui chiede «i numeri dei bambini sbarcati dall’insediamento del governo ed eventuali parentele con altri immigrati. Il 60 per cento degli immigrati sbarcati a Bianco è composto da mamme e bambini – rilevano i due esponenti del Carroccio – Sono proporzioni allarmanti. È un campanello d’allarme. Le promesse del ministro Kyenge sullo ius soli hanno già attivato i primi barconi e potenziato il ‘business’ degli scafisti. Oltremare sta passando il messaggio che sulla pelle dei bambini si può conquistare l’agognata cittadinanza italiana», rimarcano i due esponenti del Carroccio. «E’ partita la corsa alla regolarizzazione. Siamo in piena situazione di rischio. Il governo corra ai ripari immediatamente. O sarà troppo tardi», dicono ancora. Letta, osservano gli esponenti leghisti, «ha il potere di destituire il suo ministro. Ci pensi. Gli effetti di questa ‘campagna acquisti’ sono allarmanti e il pericolo è in agguato».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA