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AMANTEA (Cosenza) – Avrebbero falsificato contratti di lavoro per cittadini extracomunitari, senza che le ditte interessate avessero mai presentato richiesta di “nulla osta”. Per questo, i finanzieri della Tenenza di Amantea hanno eseguito due provvedimenti di obbligo di dimora nei confronti di altrettante persone residenti a Belmonte Calabro. Le indagini, coordinate dalla Procura cosentina, hanno permesso di accertare l’esistenza di un sodalizio criminale che ha già portato alla denuncia, complessivamente di sette persone.
Secondo l’attività della Guardia di finanza, la banda avrebbe redatto atti falsi per permettere ad extracomunitari di entrare nel territorio nazionale per poi rimanervi senza alcuna autorizzazione reale. I controlli sono stati attivati dopo le denunce presentate dai titolari di alcune aziende agricole che ricevevano di continuo comunicazioni dell’Ufficio immigrazione della Prefettura di Cosenza per il ritiro dei nulla osta per l’impiego di extracomunitari che, però, non erano mai stati richiesti dagli imprenditori. Il sodalizio sarebbe riuscito a simulare l’esistenza di un lavoro attraverso l’apposizione di firme e l’utilizzo di procure speciali risultate false, oltre che attraverso la sostituzione di persona. Su 72 richieste inoltrate ne sono state concesse 40, con gli extracomunitari che hanno avuto così la possibilità di entrare nel territorio nazionale.
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