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VIBO VALENTIA – E’ stato rigettato dal Tribunale del Riesame di Napoli l’appello della locale Procura avverso la decisione del gip di respingere la richiesta di misura interdittiva avanzata nei confronti del magistrato Cristina De Luca, giudice del Tribunale di Vibo Valentia da poco in servizio al Tribunale di Salerno. Nessuna sospensione dalla magistratura, dunque, per il giudice De Luca nei cui confronti il Ros, nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Catanzaro denominata «Purgatorio», aveva indicato dei presunti profili di responsabilità in veste di presidente del Tribunale monocratico di Vibo Valentia per la mancata astensione in due procedimenti penali. Il fascicolo dalla Dda di Catanzaro era stato poi trasferito alla Procura di Napoli competente a giudicare i magistrati in servizio a Salerno. 

Anche per il Tdl, così come per il gip, l’operato del giudice De Luca è esente da responsabilità ed è da ritenersi corretto. La decisione nei confronti del magistrato è il quarto rigetto consecutivo di misure interdittive, per altrettanti magistrati, chieste sulla scorta dell’attività investigativa del Ros e della Dda di Catanzaro. In precedenza il gip e poi il Tdl di Salerno avevano infatti respinto analoga richiesta per l’ex pm della Dda di Catanzaro, Giampaolo Boninsegna, per l’ex giudice del Tribunale di Vibo Valentia Giancarlo Bianchi e per il pm della Procura di Catanzaro Paolo Petrolo, rimarcando l’inconsistenza delle accuse ed in un caso anche l’insussistenza totale degli elementi costitutivi del reato.
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