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CORIGLIANO CALABRO (CS) – Una «vela» con due foto di Fabiana campeggia sotto casa della ragazza, a Corigliano Calabro, dove anche oggi c’è il mesto via vai di parenti, amici e conoscenti per dare l’ultimo saluto alla sedicenne uccisa venerdì scorso dal fidanzato di un anno più grande. A posizionarla sono stati gli amici della ragazza.
Bandiere a mezz’asta campeggiano ovunque a Corigliano. Oggi per la città è stato indetto il lutto. Ieri un tributo a Fabiana è stato reso anche dall’aula della Camera, che ha osservato un minuto di silenzio chiesto dalla presidente, Laura Boldrini, per ricordare la giovane «e tutte coloro che come lei sono state uccise».
A casa della famiglia Luzzi è stata allestita la camera ardente, in attesa dei funerali che si svolgeranno alle 16.30 nel palazzetto dello sport con il rito dei testimoni di Geova. Alla cerimonia è prevista anche la partecipazione, a titolo personale, del ministro alle Pari opportunità Josefa Idem. Non ci saà, invece, Laura Boldrini, ma solo perché proprio oggi dalle 16.30 si vota – incredibile coincidenza – la definitiva ratifica della Convenzione di Istanbul contro la violenza alle donne. Un protocollo che, per la prima volta, incardina la violenza contro le donne viene nell’ambito della violazione dei diritti umani; ovvero dei diritti fondamentali della persona. La presidente della Camera ha telefonato al padre di Fabiana per spiegare le ragioni della sua assenza e ha raccomandato all’uomo di restare particolarmente vicino alle donne della sua famiglia, provate dalla tragedia.
Il rito funebre di oggi sarà molto semplice, come ha spiegato Raffaele Mangano, giuda spirituale della comunità coriglianese. La bara della ragazzina sarà adagiata al centro del palazzetto, e alla sue spalle si eleverà un piccolo palchetto dal quale l’oratore designato farà il suo discorso. L’oratore non avrà il ruolo di ministro di culto ma di semplice “portavoce” di un testo elaborato collettivamente.
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