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«Il problema del Patto di Stabilità – ha spiegato il presidente Vito De Filippo al termine dell’incontro Stato-Regioni – purtroppo continua a centrare come questione principale, perchè fino a quando le amministrazioni saranno poste di fronte alla scelta se garantire la quotidianità o investire nelle prospettive è facile che facciano prevalere la prima istanza. Per questo – ha concluso – abbiamo chiesto che gli interventi finalizzati a colmare i ritardi di sviluppo vadano fuori da queste logiche, con l’esclusione delle quote di cofinanziamento dal computo».
De Filippo è convinto che per rilanciare il Mezzogiorno «servono politiche condivise e una reale capacità di azione». «Per questo – ha concluso – come Regioni abbiamo chiesto al Governo di dar vita sia ad un processo partecipativo nella programmazione dei Fas 2014-2020, che offra la possibilità di partecipare con la nostra esperienza e la capacità programmatoria che esprimiamo sul territorio, sia di escludere le quote di cofinanziamento dal patto di stabilità».
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