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ROSSANO (Cosenza) – Si è aggravato il bilancio della rissa scoppiata all’interno del carcere di Rossano. Dai primi cinque feriti che si conoscevano, si è passati a otto. Si tratta di detenuti extracomunitari che si sono affrontati con l’impiego anche di coltelli a serramanico. Una delle persone coinvolte è stata ricoverata in gravi condizioni. A renderlo noto è Eugenio Sarno, segretario generale della UILPA Penitenziari, con un comunicato dove si riferisce che la rissa è avvenuta oggi pomeriggio al momento del rientro dei detenuti dall’ora d’aria. Lo scontro è stato tra detenuti di etnia maghrebina e albanese si sono affrontati.
LE REAZIONI. «La rissa avvenuta oggi nel carcere di Rossano, che ha visto coinvolti 5 detenuti stranieri, è uno dei circa 5000 episodi che ogni anno si verificano nelle carceri italiane di aggressioni, autolesionismo e ferimenti, di cui, spesso, è vittima la polizia penitenziaria». Lo affermano Giovanni Battista Durante, Segretario generale aggiunto Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale. Critico anche il parlamentare del Pd, Emanuele Fiano che, annunciando un’apposita interrogazione al ministro della Giustizia ha detto: «Gravissimo l’episodio accaduto questo pomeriggio nel carcere di Rossano Calabro dove, nel corso di una rissa violentissima tra detenuti, otto di essi sono rimasti feriti, alcuni in modo piuttosto grave. La cosa ancora più grave è che questo episodio, come denuncia oggi la UILPA, non è il primo in quel carcere e avviene dopo anni in cui il Ministero non ha provveduto a nominare un provveditore regionale alle carceri titolare».
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