7 minuti per la lettura
HA fornito tutte le risposte alle domande ed alle contestazioni del movimento Altragricoltura, il presidente del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto, Angelo Carriero, che ha voluto incontrare la stampa per chiarire la situazione dell’ente rispetto alla debitoria ed alla questione dell’aumento dei canoni irrigui. Carriero ha anche replicato sul mancato rinnovo dei vertici consortili, le indennità ed il delicato tema del presunto mancato indennizzo alle aziende alluvionate. «Siamo pronti a dimetterci per procedere a nuove elezioni, se lo dovesse disporre la Regione – ha esordito Carriero, accompagnato dal direttore generale Giorgio Gandi – non lo abbiamo fatto finora, solo perchè dal 2008, anno della scadenza, la Regione ha emesso tre delibere di proroga del nostro mandato, che non è a 45 giorni come gli enti pubblici, essendo organi di autogoverno, pertanto questa norma non è applicabile a noi». Carriero ha poi fatto spallucce quando il cronista gli ha fatto notare che non esisterebbero proroghe sine die, come quella quinquennale di cui ha beneficiato il Cda da lui presieduto. «La Regione ha regolamentato il tutto con le sue delibere -ha ribadito- noi ogni anno abbiamo stanziato le cifre dovute per le eventuali elezioni, quindi eravamo pronti». Poi il nodo del bilancio: «Abbiamo sempre chiuso la nostra contabilità in pareggio -ha spiegato Carriero- perchè ogni anno facciamo la “lista della spesa” per i costi di esercizio. Il nostro è un problema di liquidità, poichè dal 2000 la società di riscossione Equitalia, ha cambiato le regole, non versando più in anticipo le somme messe a cartella da noi, pagando il corrispettivo solo quando riescono a riscuotere. Ciò significa che su 10 milioni annui che mettiamo a ruolo, dal 2003 incassiamo solo l’85%; il resto si accumula arrivando a cifre importanti. Oggi abbiamo 15milioni di credito da riscuotere, di cui solo 2 scaturiscono dal mancato pagamento di enti pubblici (Provincia, Curia ecc.). Il restante deriva dalla morosità degli utenti privati. Il debito con le società di servizi (Enel in primis) ammonta a 12 milioni». Quindi, in base a quanto dichiarato da Carriero, se tutti pagassero i canoni non ci sarebbero debiti rispetto alle utenze. Sulla presunta distrazione dei fondi destinati a ristorare le aziende alluvionate, Carriero ha detto: «Abbiamo avuto un milione e 550mila euro, poi ridotti a 1,2 milioni; abbiamo ricevuto un milione a gennaio e 200mila euro ad aprile, provvedendo a compensare tutte le cartelle di circa 5-6mila aziende beneficiarie, che a giugno potranno avere una riduzione del 22%». Rispetto al famigerato aumento del canone irriguo di 150 euro/ettaro, Carriero è stato chiaro: «Le tariffe che noi applichiamo sono ferme al 1995; l’adeguamento agli aumenti dell’Ente irrigazione, che gestisce la gran parte delle nostre fonti di approvvigionamento idrico, è stato deciso a decorrere dal luglio 2009, finora siamo riusciti a prendere tempo, ma oggi non possiamo più farlo e non si tratta di un provvedimento di straordinaria amministrazione, che noi come Cda in proroga non potremmo adottare, bensì di un adempimento. L’assessore regionale, Nicola Benedetto, ha annunciato la convocazione di un tavolo con l’Ente irrigazione per compensare questi costi; oggi ha pagato solo chi non è iscritto al Consorzio, non avendo proprietà nel territorio di competenza. Il ricavato è finito su un conto corrente e potrà essere restituito, qualora si trovasse una soluzione compensativa. Anche se, al momento, il tutto è sospeso e chiarisco che la decisione di far passare l’aumento è stata inserita nel bilancio, votato dal Consiglio dei delegati, pur essendo un provvedimento dell’esecutivo ristretto». Infine sulle presunte indennità d’oro: «Percepiamo le stesse indennità del precedente mandato; io da presidente guadagno 1.500 euro netti al mese, il che rispetto alle responsabilità che ho, non mi sembra esagerato».In conclusione, abbiamo provocato Carriero sulla opportunità di dimettersi per velocizzare il rinnovo, anzichè attendere che lo faccia la Regione. «Non lo abbiamo fatto finora anche per rispondere alle indicazioni delle associazioni di categoria che ci sostengono, ma certamente una gestione commissariale in questo momento storico non gioverebbe al Consorzio, lo dico sommessamente. Oggi, ad onor del vero, servirebbe anche un turn over del personale, visto che dopo i pensionamenti non sono stati rimpiazzati». Ci sono utenti morosi nel Consiglio dei delegati? Abbiamo chiesto a Carriero, visto che sarebbero ovviamente incompatibili: «Mi risulta che non ce ne siano, visto che quelli accertati hanno già avviato le transazioni; poi, se nel frattempo se ne sono manifestati altri, non lo sappiamo, non facendo accertamenti periodici».
CARICHE SCADUTE – Si va avanti dal 2008
RIMBORSO AGLI ALLUVIONATI – Nessuna distrazione
IL DEBITO – Dodici milioni
MANUTENZIONE CANALI – Si fa il possibile
DALLA REGIONE, I PROGETTI – Ok le idee ma mancano i fondi
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA