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CATANZARO – Un incarico dirigenziale esterno che non convince. Ma che, alla fine, è stato ritenuto perfettamente legittimo dal magistrato, sulla cui scrivania aveva preso corpo un fascicolo di indagine a carico dell’ex manager dellAzienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, Vincenzo Ciconte (oggi consigliere regionale del Pd), e di un legale, Florenza Russo, che nel 2009 ha beneficiato di un’assunzione con contratto a tempo determinato per tre anni – prorogata di altri due – come dirigente di primo livello-ruolo professionale alle dipendenze dell’Ente. «Un’assunzione illecita, avvenuta senza concorso e in violazione della normativa in materia di conferimento di incarichi dirigenziali esterni», aveva gridato allo scandalo il dottore Carmelo Tumino. Per poi fare di più, con una corposa denuncia presentata al Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Catanzaro ad aprile 2011. E i suoi sospetti erano presto diventati quelli del sostituto procuratore, Carlo Villani. Il quale, tuttavia, all’esito degli accertamenti delegati ai finanzieri del colonnello Fabio Bianco, ha ora tirato le somme e chiesto al gip di mandare il fascicolo in archivio. L’assunzione è avvenuta nel rispetto della legge, sia sotto il profilo oggettivo che soggettivo, ha sostenuto il magistrato, che nella sua richiesta di archiviazione ha anche spiegato perché. Ciconte, in particolare, con riferimento ai profili oggettivi, le indagini hanno verificato che all’epoca della delibera del direttore generale l’Azienda ospedaliera versava in una grave situazione di deficit personale, con una sola unità in pianta organica che, com’è facile intuire, non costituiva forza lavoro idonea a far fronte a tutte le vertenze, giudiziarie ed extragiudiziarie, che ordinariamente occorrevano all’ente pubblico.
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