SIMERI CRICHI (Catanzaro) – Sono cadute le gravissime accuse che gravavano su Francesco Antonio Pollinzi, 72 anni, di Simeri Crichi (Catanzaro), imputato per tentata violenza sessuale e sequestro di persona ai danni di una donna al nono mese di gravidanza. Il tribunale collegiale di Catanzaro, oggi, ha assolto l’uomo con formula ampia, come richiesto dallo stesso pubblico ministero, Domenico Guarascio, oltre che dal difensore dell’imputato, l’avvocato Antonella Canino. Pollinzi era stato rinviato a giudizio il 27 ottobre del 2011 dal giudice dell’udienza preliminare, Maria Rosaria Di Girolamo, che aveva fra l’altro ammesso la costituzione di parte civile della persona offesa, rappresentata dall’avvocato Stefano Nimpo.
Le indagini a carico di Pollinzi, condotte dai carabinieri i Taverna e dirette dal sostituto procuratore Simona Rossi, partirono a seguito della querela della donna oggetto delle presunte violenze, avvenute il 25 febbraio 2009 a Simeri Crichi. Nella richiesta di rinvio a giudizio all’uomo era contestata la tentata violenza sessuale perchè «con violenza e minaccia nei confronti della vittima, consistite nello spingerla con forza all’interno del magazzino annesso all’abitazione di residenza, e dopo aver ottenuto che denudasse, nel legarle mani e piedi, nonchè nel tapparle la bocca e coprirle gli occhi con del nastro adesivo, contestualmente minacciandola di morte, compiva atti idonei diretti in modo non equivoco a costringerla a subire atti sessuali, evento non verificatosi per cause indipendenti dalla sua volontà». Era contestato inoltre il sequestro di persona perchè «con la condotta sopra descritta, legando alla donna le mani con la corda ed i piedi con del nastro adesivo e rinchiudendola all’interno del magazzino, la privava della libertà personale». L’intero impianto accusatorio è completamente venuto meno dopo il dibattimento, e l’imputato è stato assolto «pe non aver commesso il fatto».