2 minuti per la lettura
PRODOTTI Dop, ma fino ad un certo punto, quelli scoperti dai carabinieri del Nac, il nucelo antifrode, nell’ambito di un’operazione che ha svelato una serie di frodi in tutta Italia sulla tracciabilità degli alimenti con il marchio di origine protetta. In Calabria, a finire nel mirino è stato un circuito di produzione di salumi “falsi Dop”, in cui i prodotti sono stati confezionati con carni provenienti dall’Olanda invece che dagli allevamenti locali previsti dal disciplinare di produzione.
Si tratta di un filone, condotto dal Nac di Salerno, di una vasta operazione di prevenzione e repressione che ha riguardato 241 aziende: sono state denunciate 65 persone, sequestrati 4000 chili di prodotti alimentari. Accertate frodi per oltre due milioni di euro.
Tutte nel campo della commercializzazione e tracciabilità di prodotti confezionati che utilizzano marchi a denominazione d’origine. Il Nucleo di Roma ha infatti contestato la frode per «falsa evocazione» di marchi Dop/Igp, nelle province di Roma, Bologna, Milano e Firenze dove sono stati sottoposti a sequestro prodotti gastronomici che evocavano illecitamente i marchi di qualità «Grana Padano e Parmigiano Reggiano» senza le prescritte autorizzazioni; la maggior parte di tali prodotti è risultata commercializzata sulla linea della grande distribuzione organizzata, e sono state contestate sanzioni amministrative per oltre 15mila euro. Un piano straordinario di controlli è stato svolto dal Nucleo antifrodi carabinieri di Salerno anche nelle provincie di Napoli e Caserta ove sono stati operati sequestri su formaggi stagionati irregolarmente etichettati come «Parmigiano Reggiano DOP».Contestate anche irregolari indicazioni sulle produzioni di «Mozzarella di Bufala Campana DOP», dove in particolare è stato segnalato al Consorzio di Tutela l’utilizzo in etichetta di nomenclature e comunicazioni ingannevoli.
Particolare attenzione è stata rivolta anche alla tutela della corretta destinazione dei finanziamenti europei nel comparto agroalimentare e alle truffe ai danni di operatori commerciali del settore. In particolare le indagini tecnico-finanziarie svolte dai NAC sono state sviluppate con accurate verifiche documentali e riscontri con i sistemi di rilevazione geosatellitare e controlli «sul campo» ed hanno consentito di individuare truffe nei confronti dell’Unione Europea per due milioni, in cui sono stati accertati illeciti finanziamenti dell’Unione Europea ottenuti con fatturazioni di operazioni inesistenti o la fittizia intestazione di terreni agricoli.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA