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COSENZA – Entro il mese di giugno si conclude il lungo, puntuale e meticoloso lavoro di accertamento e valutazione sulla eventuale presenza di condizionamenti mafiosi nell’Asp di Cosenza da parte della Commissione d’accesso. Sin dal momento dell’insediamento della Commissione, il direttore generale dell’Asp Gianfranco Scarpelli, è scritto in una nota, «aveva dichiarato che la nomina della stessa era stata avanzata dal Prefetto di Cosenza a seguito delle denuncie sulle anomalie riscontrate dopo i primi mesi di gestione nell’Asp di Cosenza di Scarpelli che aveva evidenziato la presenza di atti amministrativi non del tutto lineari e trasparenti. Infatti all’inizio della sua attività Scarpelli aveva adottato una serie di provvedimenti finalizzati al controllo di tutti gli atti che prevedevano impegni di spesa con l’obbligo di preventiva autorizzazione da parte della Direzione Generale. Sin dall’inizio la Commissione d’accesso è stata accolta favorevolmente dal direttore generale ritenendo opportuno la presenza della stessa per poter finalmente chiarire ed analizzare diverse situazioni e provvedimenti amministrativi poco chiari e bisognevoli di particolari approfondimenti certamente difficili da effettuare con personale interno». 

«In questi mesi – prosegue la nota – la direzione generale ha collaborato strettamente con la Commissione nonostante le oggettive difficoltà derivanti da una struttura amministrativa fortemente carente anche per essere stata esautorata da diversi anni nella propria operatività in quanto negli anni passati le precedenti gestioni avevano nominato ben dodici Consulenti Esterni, tutti revocati nel corso del 2011, con la conseguente emarginazione dei Dirigenti dipendenti dell’Asp. In questa fase di estrema importanza per l’Asp di Cosenza in cui dopo la nomina del nuovo direttore amministrativo, un tecnico esperto in materia sanitaria, si stanno definendo le procedure relative alla nuova organizzazione aziendale, l’Asp finalmente avrà un assetto organizzativo ben definito in quanto dopo l’accorpamento delle quattro aziende sanitarie avvenuto nel 2007 non si era mai realizzato un atto aziendale unico con la conseguente disorganizzazione che si è avuta in questi anni e che con grande sforzo e sacrificio si sta cercando di modificare. I notevoli sforzi fatti da Scarpelli in questo anno di gestione hanno permesso di raggiungere un grande risultato in termini di riequilibrio economico-finanziario in quanto si è riusciti a ridurre il deficit dell’Asp dai 117 milioni del 2010 ai circa 50 del 2012 nonostante la riduzione nel 2012 di ben 8 milioni del fondo regionale assegnato all’Asp rispetto a quello del 2010. L’attività del nuovo direttore amministrativo Aldo Senatore, che in questi primi giorni ha effettuato un controllo nelle strutture amministrative del Tirreno da Amantea a Paola a Cetraro, inizia a determinare i primi provvedimenti ed in particolare al fine di dare un adeguato supporto all’attività della Commissione d’accesso il direttore amministrativo ha avocato alla Direzione Generale l’adozione di tutti i provvedimenti amministrativi e di spesa relativi all’area del Tirreno per poter dare applicazione stringente e puntuale alle disposizioni già adottate nei mesi scorsi e quindi poter effettuare i controlli ritenuti necessari per dare trasparenza e legalità agli atti». 
 «Grande soddisfazione – conclude la nota – è stata espressa dal direttore generale per queste iniziative del direttore amministrativo che dimostrano come la scelta sia stata lungimirante e di alta meritocrazia e che permetterà di dare un ulteriore contributo all’operato della Commissione d’accesso».
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