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CATANZARO – C’era chi si faceva pagare 100 euro per risultare intestatario fittizio di un autoveicolo e chi, invece, li avrebbe ceduti ad amici e conoscenti. Sono i contorni del fenomeno dell’intestazione fittizia di autoveicoli scoperto dalla Polizia stradale Calabria, nell’ambito di un’indagine nazionale che ha portato alla cancellazione di 10mila veicoli dal registro automobilistico perchè fittiziamente intestati a persone che non ne avevano poi il reale utilizzo. I dati riferiti alla Calabria sono stati illustrati oggi, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nel Compartimento della Polstrada, a Catanzaro, alla presenza del dirigente del Compartimento, Vincenzo Gigli, del vice questore aggiunto, Francesco Minniti, e dell’ispettore capo Benedetto Colubriale. Complessivamente in Calabria sono stati individuati quattro intestatari fittizi e 245 veicoli che sono stati ora radiati dalla circolazione; elevate 245 infrazioni, per un totale di circa 130mila euro. Tra i mezzi individuati risultano anche Suv di grossa cilindrata. Nello specifico, la squadra di polizia giudiziaria della Stradale ha preso in esame 69 persone fisiche risultate essere intestatarie di oltre cinque veicoli ciascuno. A quel punto sono emerse le singole responsabilità: a Catanzaro una persona ha omesso di effettuare il trasferimento di proprietà di un mezzo, simulando una situazione non veritiera che avrebbe permesso di eludere l’accertamento della responsabilità nella circolazione. Emblematico il caso di Vibo Valentia: A.V., residente a Simbario e già noto alle forze dell’ordine, titolare di un’impresa individuale per il commercio di autoveicoli, si sarebbe intestato 228 veicoli in maniera fittizia per poi rivenderli a terzi senza passaggio di proprietà. L’uomo ha ammesso di intascare 100 euro per ogni autovettura e gli sono stati conseguentemente comminati 228 verbali per violazioni amministrative. Altri due casi sono stati scoperti a Crotone, dove due persone, già note alle forze dell’ordine, hanno ammesso l’intestazione fittizia degli autoveicoli che sarebbero stati ceduti ad amici e conoscenti. Il dirigente Gigli ha sottolineato che «è la prima operazione del genere condotta in Italia, grazie all’introduzione dell’articolo 94 bis della legge 120/2010 che consente la richiesta di cancellazione dei veicoli su richiesta della Polstrada. Sono in corso le indagini sull’eventuale utilizzo di questi veicoli per compiere attività illecite, dal momento che con lo stratagemma dell’intestazione fittizia era impossibile risalire al reale proprietario. A livello nazionale è stato dimostrato – ha concluso – che in molti casi sono stati compiute furti, rapine, incidenti stradali con la fuga del responsabile e molto altro».
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