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GRASSANO – Per Nico Bianco, il giovane talentuoso ballerino grassanese si sono spalancate le porte dell’America; è, infatti, partito da qualche giorno alla volta degli Usa, grazie ad una Borsa di studio vinta presso la prestigiosa Northeast Academy of dance. Era solo questione di tempo, perché questo giovane dalla faccia pulita sfondasse nel difficile mondo della danza classica; un mondo affascinante e misterioso, imprevedibile ma soprattutto imprendibile perché non è fatto per tutti. Le qualità necessarie sono tante; non basta solo il talento, ci vogliono anche una grande vocazione, una forte tenacia, un’inesauribile determinazione, una ferrea disciplina e una decisa costanza. Nico, a soli 22 anni, possiede tutte queste caratteristiche, unite ad una importante presenza scenica, nonostante il suo carattere timido e schivo; sul palcoscenico, infatti, la sua timidezza scompare per lasciare spazio ad una grande espressività, coniugata mirabilmente a tecnica e stile. Mamma Maria, ancora emozionata a poche ore dalla partenza ci racconta di quando era bambino: «In casa mia si mangiava pane e ballo, Nico era piccolissimo e già muoveva non i suoi primi passi ma i suoi primi passi di danza», una passione nata sin dall’infanzia, che con tenacia ha coltivato nonostante tutto e tutti, senza preoccuparsi di un mondo che poteva navigare controcorrente, il suo spazio vitale è sempre stato la danza, la musica, la libertà di volteggiare incontro al vento. Così, quello che poteva inizialmente sembrare un gioco, si è trasformato in un sogno di vita messo su un mattone dopo l’altro a costo di nottate insonni suoi libri e di viaggi su e giù da Matera da solo, sin dagli undici anni, su un pullman. Poi Nico, sempre in punta di piedi, comincia a collezionare i primi successi fino alla sua prima Borsa di studio internazionale vinta in Canada l’estate scorsa, è proprio su quel palcoscenico, che la maestra Amelia Wanderlingh lo nota e decide di puntare su di lui, su questo giovane italiano che sembra avere le ali ai piedi. Così al suo ritorno in Italia il maestro Giuseppe Canale, direttore della Northest academy of dance e poi la Vancliffen Arts fondation Wanderlight lo preparano per le audizioni dell’American Ballet. Ora un anno di studi intensi in America, lontano dai suoi affetti familiari e artistici, da mamma Maria, dal papà, dal fratello e dalla sorella Stefania con la quale ha condiviso per anni la stessa passione per la danza espressa in meravigliosi passi a due, ma anche lontano dal suo papà “artistico” il maestro Tany Viti che lo ha seguito per ben 17 anni con la serietà e la professionalità che lo contraddistinguono. Adesso lo ha visto spiccare il volo, ma dai suoi occhi commossi traspare tutto l’orgoglio di chi ha saputo puntare su un “cavallo di razza”. Immancabile, alla vigilia della sua partenza, la festa a sorpresa che l’associazione “Aerobicomania”, nella quale Nico si è esibito per tanti anni , gli ha voluto organizzare, come immancabili sono state le lacrime e gli applausi degli altri allievi. Così un altro figlio della terra lucana si appresta a dimostrare l’orgoglio e il sorriso, sì quello vero di chi si appresta con soddisfazione a salire i gradini più alti del podio.
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