AMANTEA – L’Asp chiude le cucine delle scuole elementari di Campora. Un provvedimento preso nella mattinata di ieri e che consegue a un sopralluogo nei locali in questione da parte del dottor Francesco Dignitoso, Direttore Medico ff U.O.C. Igiene Alimenti e Nutrizione ( Sian ) Macroarea Paola, dell’ASP di Cosenza. Chiamato dal comitato dei genitori degli alunni, il medico dell’Azienda Sanitaria cosentina, pare si sia trovato di fronte ad un contesto preoccupante sul piano igienico-sanitario e, quindi, palesemente difforme a quanto previsto dalle norme vigenti in materia.
I fatti, in effetti, appaiono piuttosto seri e partirebbero da un intervento di derattizzazione effettuato venerdì scorso da una ditta esterna, alla quale il Comune avrebbe commissionato l’intervento. Secondo il loro stesso racconto, i genitori, ieri mattina, nell’accompagnare i loro bimbi a scuola, hanno subito sollevato più di un dubbio sulla regolarità dell’operazione di derattizzazione e, soprattutto, sull’opportunità di riaprire la scuola senza i controlli postumi necessari, senza che nessuno avesse provveduto ad effettuare le dovute pulizie dei locali e la relativa disinfestazione e senza l’eventuale via libera dell’Asp. E in effetti, nell’ispezione effettuata nei locali cucina e refettorio, lo stesso dirigente medico dell’Asp di Cosenza, avrebbe rilevato la presenza delle classiche esche utili a sopprimere i roditori e molti escrementi diffusi in diversi punti dei locali cucina e refettorio.
Il contesto è stato evidentemente ritenuto così grave che il dottor Dignitoso ha interrotto immediatamente le attività di preparazione dei pasti del giorno, proprio per garantire qualsiasi possibile rischio per i bambini e subito dopo ha disposto la chiusura della cucina. Un’azione a tutela che ovviamente ha anche procurato la mancata fornitura dei pasti nella giornata di ieri ai circa 1000 bambini che ogni giorno frequentano le scuole cittadine e che con ogni probabilità non potranno usufruire del servizio mensa per diversi altri giorni.
L’intera operazione è stata seguita dai genitori che hanno, in effetti, fatto scoppiare il caso, con un presidio davanti la scuola elementare di Campora e una serie di contestazioni in direzione del Comune, anche se nessun rappresentante dell’amministrazione comunale pare abbia raggiunto il sito scolastico camporese. Sul posto, invece, era presente un’aliquota della Polizia Municipale cittadina e il comandante del corpo, dottor Emilio Caruso, che è ipotizzabile abbia stilato una esaustiva relazione sull’accaduto. Le rimostranze dei genitori sono andate in particolare sulla mancanza di comunicazione e sul non rispetto delle regole operative e di profilassi.
Molti si chiedono da quanto tempo i locali fossero frequentati dai roditori e se sono state rispettate tutte le precauzioni necessarie nel trattamento e nella preparazione degli alimenti.
“La nostra posizione – fanno sapere i genitori – è quella di continuare a vigilare, di individuare le responsabilità relative all’accaduto e di prendere gli opportuni provvedimenti sul presupposto che quanto successo è cosa grave e non può passare inosservata”.
Insomma una brutta storia che merita certamente un celere chiarimento, considerata la delicatezza del servizio che viene offerto a una utenza sulla quale l’attenzione deve essere sempre massima e non ammette deroghe.
AMANTEA – L’Asp chiude le cucine delle scuole elementari di Campora. Un provvedimento preso nella mattinata di ieri e che consegue a un sopralluogo nei locali di un dirigente medico dell’Asp. Chiamato dal comitato dei genitori degli alunni, il medico dell’Azienda Sanitaria cosentina, pare si sia trovato di fronte ad un contesto preoccupante sul piano igienico-sanitario.
I fatti partirebbero da un intervento di derattizzazione effettuato venerdì scorso da una ditta esterna, alla quale il Comune avrebbe commissionato l’intervento. Secondo il loro stesso racconto, i genitori, ieri mattina, nell’accompagnare i loro bimbi a scuola, hanno subito sollevato più di un dubbio sulla regolarità dell’operazione di derattizzazione e, soprattutto, sull’opportunità di riaprire la scuola senza i controlli necessari, senza che nessuno avesse provveduto ad effettuare le dovute pulizie dei locali e la relativa disinfestazione e senza l’eventuale via libera dell’Asp. E in effetti, nell’ispezione effettuata nei locali cucina e refettorio, lo stesso dirigente medico dell’Asp di Cosenza, avrebbe rilevato la presenza delle classiche esche utili a sopprimere i roditori e molti escrementi diffusi in diversi punti dei locali cucina e refettorio.
Il contesto è stato evidentemente ritenuto così grave che il dottor Dignitoso ha interrotto immediatamente le attività di preparazione dei pasti del giorno, proprio per garantire qualsiasi possibile rischio per i bambini e subito dopo ha disposto la chiusura della cucina. Un’azione a tutela che ovviamente ha anche procurato la mancata fornitura dei pasti nella giornata di ieri ai circa 1000 bambini che ogni giorno frequentano le scuole cittadine e che con ogni probabilità non potranno usufruire del servizio mensa per diversi altri giorni.
L’intera operazione è stata seguita dai genitori che hanno fatto scoppiare il caso, con un presidio davanti la scuola elementare di Campora e una serie di contestazioni in direzione del Comune, anche se nessun rappresentante dell’amministrazione comunale pare abbia raggiunto il sito scolastico camporese. Sul posto, invece, era presente la Polizia Municipale cittadina e il comandante del corpo, Emilio Caruso, che è ipotizzabile abbia stilato una relazione sull’accaduto. Le rimostranze dei genitori sono andate in particolare sulla mancanza di comunicazione e sul non rispetto delle regole operative e di profilassi. Molti si chiedono da quanto tempo i locali fossero frequentati dai roditori e se sono state rispettate tutte le precauzioni necessarie nel trattamento e nella preparazione degli alimenti.