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JOPPOLO – Il prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari, ha inviato la commissione di accesso agli atti al comune di Joppolo. L’obiettivo è di verificare se c’è stata in passato una ingerenza nell’attività amministrativa da parte della criminalità organizzata o comunque se l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Dato, eletto nel 2011, possa ritenersi sensibile a possibili infiltrazioni della malavita. I commissari che dovranno passare all’esame la documentazione attinente l’attività amministrativa degli ultimi tre anni sono Anna Aurosa Colosimo, capo di gabinetto della Prefettura di Vibo Valentia, Francesco Di Pinto, capitano dei carabinieri comandante della Compagnia di Tropea, e Angelo Daraio, vice questore aggiunto e ufficiale del Corpo Forestale dello stato in servizio presso il comando provinciale di Vibo Valentia.

Il comune di Joppolo, e in particolare l’ultima sessione elettorale che ha portato all’elezione proprio del sindaco Dato, sarebbe stato al centro di interessi di alcuni esponenti considerati vicini alla cosca Mancuso che nel corso delle elezioni avrebbe operato al fine di tentare un condizionamento dell’esito. Tali informative sono frutto dell’indagine denominata Black Money e scattata su input della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro che ha portato alla luce gli interessi nel mondo della politica e dell’imprenditoria vibonese oltre che gli equilibri della cosca e i rapporti con gli altri clan della regione.

Da parte del sindaco Dato è giunto un breve commento in cui l’amministratore ha dichiarato massima collaborazione e fiducia nelle istituzioni pur rimarcando al consapevolezza che la sua amministrazione «non ha nulla da nascondere».

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